Stare con la Grecia significa comunque stare anche contro la corruzione imperante che nel nostro Paese come lì ha eroso le fondamento dello stato sociale, contro i privilegi acquisiti di pochi che hanno lavorato pochi anni e che percepiscono pensioni da anni che i loro figli e le generazioni successive non vedranno neanche dopo una vita di lavoro, stare contro le mafie che fanno lievitare i costi ed i tempi di ogni lavoro pubblico. Lo dobbiamo a noi stessi oltre che ai Greci, solo allora potremmo pretendere un'Europa che sia davvero di tutti
Non mi sembra che una cosa escluda l'altra. Qui c'è in gioco il futuro dell'Europa, oltre che quello della Grecia, che non è uno scherzo. Se l'Europa non saprà mostrare solidarietà a uno dei suoi membri, aprirà la porta allo sfascio dell'Unione e spingerà un paese strategico come la Grecia tra le braccia della Russia, come ha già fatto con la Turchia. Prima aiutiamo la Grecia e poi pensiamo a risolvere il problema della corruzione. Il contrario non si può fare: sarebbe solo una punizione che preluderebbe a una catastrofe. Lo dicono tutti gli economisti, anche premi Nobel come Krugman. Gli unici che non la pensano così sono quei geni della troika, che ci stanno scavando la fossa perché sono troppo stupidi per vedere al di là del proprio naso.
Silvia sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che ci sia in gioco il futuro dell'Europa e che sostenere la Grecia sia essenziale ma le due cose dovrebbero andare di pari passo, altrimenti i debiti pubblici diventano gorghi senza fine
Ma come, sei su facebook? Pensa che ho appena sospeso l'account, sto cercando di disintossicarmi (infatti, magari siamo già amiche e non me lo ricordo, ultimamente per me fb è diventato un grande minestrone irritante)!
Condivido ampiamente la tua risposta ad Amanda. Ed apprezzo anche la scelta del referendum per rafforzare il governo. Temo molto, come dici tu, coloro che non vedono al di là del proprio naso e pare siano in tanti, troppi!
Io non capisco davvero nulla, eh, ed adesso probabilmente faccio un commento chilometrico e scemo, ma magari cosí qualcuno mi illumina :) La Grecia è il terzo paese per popolazione anziana (il resto del podio va a Italia e Germania), e fino al 2009 aveva una legge che era il corrispettivo delle babypensioni italiane degli anni '80. Quindi c'era gente, tanta, che vista la crisi che imperava e l'aria che tirava è andata in pensione poco dopo i 50 anni (e poi ha continuato a lavorare in nero, all'italiana). Le riforme fatte al momento intaccano i futuri pensionati, ma non riducono di molto le pensioni precedenti, finendo anzi per creare pensionati VIP, giovani e con quote da 800 euro al mese, e pensionati di seconda classe, over 67 anni e con 430 euro la mese. Chiedere aiuti all'Europa rifiutando di mettere mani alle pensioni è però un po' come andare da uno che va in villeggiatura a milano marittima e chiedere fondi per la crociera nel mediterraneo perchè l'aveva promessa ai suoi figli... L'europa è fatta di paesi come la Danimarca dove l'età minima per le pensioni è 67 (uomini e donne), la Germania, dove sono richiesti 45 anni di contributi, la Bulgaria, dove le pensioni sono di 250 euro... Ognuno si governa come vuole, ma se hai bisogno del supporto economico altrui è ragionevole che i paesi creditori vengano a fare i conti in tasca e a dettare condizioni, soprattutto quando hanno già investito in te, e tanto, negli anni passati. Trovo molto bello e civile il gesto di Tspiras di indire un referendum popolare e sono curiosissima sul risultato... Ma non riesco a vedere lo spirito strozzino dell'UE, non è nell'interesse di TUTTI che la grecia resti in UE, che si riprenda, saldi i suoi debiti e torni a prosperare? Perchè la Germania vorrebbe mandarla KO e metterla in in ginocchio e condizione di far bancarotta? Cosa ci guadagna? Dove sta il trucco? Alice Grecizzatrice.
P.s. Questo è dal the Guardian, e a me ha fatto capire un po' il catch 22 in cui si trovano ora le pensioni greche :) http://www.theguardian.com/world/2015/jun/17/greece-pension-crisis-people
In effetti è difficile capirci qualcosa. Il discorso sulle pensioni è ragionevole, forse, ma ti potranno rispondere che le pensioni per moltissime famiglie sono ormai l'unica fonti di reddito, visto che l'austerità non è certo servita a creare posti di lavoro, anzi, ha impoverito la popolazione e di conseguenza distrutto l'economia. Io non ho affatto le idee chiare, ma so che adesso la gente in Grecia sta proprio male male, e che se all'origine di tutto questo c'è stato il malgoverno della sua classe politica, le politiche di austerità europee hanno aggravato di brutto la situazione. E l'Europa vuole continuare così, e io trovo che sia una politica idiota.
Anch'io sto con la Grecia e penso che ci sarà una soluzione di compromesso. Nessuno, nemmeno i suoi nemici possono permettersi il lusso che la Grecia vada fallita ed esca dall'euro, dopodiché dall'UE.
Ciao, ti lascio il link per firmare la petizione di Avaaz a sostegno del NO Greco, che verrà poi mandata a diversi leader europei, come dimostrazione che l'opinione pubblica non è affatto d'accordo col cappio al collo che si vuole mettere alla Grecia. Molte petizioni di Avaaz hanno avuto un riscontro concreto! Se non lo conosci butta un occhio al loro sito. Grazie. Io ho già firmato!
Anche io sto con la Grecia, ma la vedo dura...
RispondiEliminaMoz-
E allora sarà dura per tutti noi.
EliminaStare con la Grecia significa comunque stare anche contro la corruzione imperante che nel nostro Paese come lì ha eroso le fondamento dello stato sociale, contro i privilegi acquisiti di pochi che hanno lavorato pochi anni e che percepiscono pensioni da anni che i loro figli e le generazioni successive non vedranno neanche dopo una vita di lavoro, stare contro le mafie che fanno lievitare i costi ed i tempi di ogni lavoro pubblico. Lo dobbiamo a noi stessi oltre che ai Greci, solo allora potremmo pretendere un'Europa che sia davvero di tutti
RispondiEliminaNon mi sembra che una cosa escluda l'altra. Qui c'è in gioco il futuro dell'Europa, oltre che quello della Grecia, che non è uno scherzo. Se l'Europa non saprà mostrare solidarietà a uno dei suoi membri, aprirà la porta allo sfascio dell'Unione e spingerà un paese strategico come la Grecia tra le braccia della Russia, come ha già fatto con la Turchia. Prima aiutiamo la Grecia e poi pensiamo a risolvere il problema della corruzione. Il contrario non si può fare: sarebbe solo una punizione che preluderebbe a una catastrofe. Lo dicono tutti gli economisti, anche premi Nobel come Krugman. Gli unici che non la pensano così sono quei geni della troika, che ci stanno scavando la fossa perché sono troppo stupidi per vedere al di là del proprio naso.
EliminaSilvia sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che ci sia in gioco il futuro dell'Europa e che sostenere la Grecia sia essenziale ma le due cose dovrebbero andare di pari passo, altrimenti i debiti pubblici diventano gorghi senza fine
Eliminala lezione di democrazia che la Grecia sta dando al mondo non può essere capita da chi invece ha al governo gente che non è nemmeno stata votata.
RispondiEliminaPure io sto con la Grecia, e questo articolo di Raimo da te ben segnalato spiega bene il perché.
RispondiEliminaSpero solo che l’alto sentimento di solidarietà fra i popoli non sia strangolato dagli interessi di pochi. Come non essere solidali con i greci?
RispondiEliminaAnch'io avevo condiviso lo stesso articolo questa mattina su facebook :)
RispondiEliminaMa come, sei su facebook? Pensa che ho appena sospeso l'account, sto cercando di disintossicarmi (infatti, magari siamo già amiche e non me lo ricordo, ultimamente per me fb è diventato un grande minestrone irritante)!
Elimina(Anch'io ho sospeso l'account su Fb, troppo dispersivo in tempi che richiedono molta concentrazione, come questi per me.)
EliminaE questo di Joseph Stiglitz lo hai letto?
Eliminahttp://www.theguardian.com/business/2015/jun/29/joseph-stiglitz-how-i-would-vote-in-the-greek-referendum
Ecco, grazie, dicevo proprio che se fosse greca non saprei cosa votare. Adesso lo so.
EliminaAnch'io sto con la Grecia
RispondiEliminaCondivido ampiamente la tua risposta ad Amanda. Ed apprezzo anche la scelta del referendum per rafforzare il governo. Temo molto, come dici tu, coloro che non vedono al di là del proprio naso e pare siano in tanti, troppi!
RispondiEliminaIo non capisco davvero nulla, eh, ed adesso probabilmente faccio un commento chilometrico e scemo, ma magari cosí qualcuno mi illumina :)
RispondiEliminaLa Grecia è il terzo paese per popolazione anziana (il resto del podio va a Italia e Germania), e fino al 2009 aveva una legge che era il corrispettivo delle babypensioni italiane degli anni '80. Quindi c'era gente, tanta, che vista la crisi che imperava e l'aria che tirava è andata in pensione poco dopo i 50 anni (e poi ha continuato a lavorare in nero, all'italiana). Le riforme fatte al momento intaccano i futuri pensionati, ma non riducono di molto le pensioni precedenti, finendo anzi per creare pensionati VIP, giovani e con quote da 800 euro al mese, e pensionati di seconda classe, over 67 anni e con 430 euro la mese.
Chiedere aiuti all'Europa rifiutando di mettere mani alle pensioni è però un po' come andare da uno che va in villeggiatura a milano marittima e chiedere fondi per la crociera nel mediterraneo perchè l'aveva promessa ai suoi figli... L'europa è fatta di paesi come la Danimarca dove l'età minima per le pensioni è 67 (uomini e donne), la Germania, dove sono richiesti 45 anni di contributi, la Bulgaria, dove le pensioni sono di 250 euro...
Ognuno si governa come vuole, ma se hai bisogno del supporto economico altrui è ragionevole che i paesi creditori vengano a fare i conti in tasca e a dettare condizioni, soprattutto quando hanno già investito in te, e tanto, negli anni passati.
Trovo molto bello e civile il gesto di Tspiras di indire un referendum popolare e sono curiosissima sul risultato... Ma non riesco a vedere lo spirito strozzino dell'UE, non è nell'interesse di TUTTI che la grecia resti in UE, che si riprenda, saldi i suoi debiti e torni a prosperare? Perchè la Germania vorrebbe mandarla KO e metterla in in ginocchio e condizione di far bancarotta? Cosa ci guadagna? Dove sta il trucco?
Alice Grecizzatrice.
P.s. Questo è dal the Guardian, e a me ha fatto capire un po' il catch 22 in cui si trovano ora le pensioni greche :) http://www.theguardian.com/world/2015/jun/17/greece-pension-crisis-people
In effetti è difficile capirci qualcosa. Il discorso sulle pensioni è ragionevole, forse, ma ti potranno rispondere che le pensioni per moltissime famiglie sono ormai l'unica fonti di reddito, visto che l'austerità non è certo servita a creare posti di lavoro, anzi, ha impoverito la popolazione e di conseguenza distrutto l'economia. Io non ho affatto le idee chiare, ma so che adesso la gente in Grecia sta proprio male male, e che se all'origine di tutto questo c'è stato il malgoverno della sua classe politica, le politiche di austerità europee hanno aggravato di brutto la situazione. E l'Europa vuole continuare così, e io trovo che sia una politica idiota.
EliminaAnch'io sto con la Grecia e penso che ci sarà una soluzione di compromesso. Nessuno, nemmeno i suoi nemici possono permettersi il lusso che la Grecia vada fallita ed esca dall'euro, dopodiché dall'UE.
RispondiEliminaMah, era quello che si pensavano tutti, ma la volontà punitiva della troika sembra prevalere sul buonsenso.
EliminaConcordo!
RispondiEliminaAnche la Grecia dovrebbe cedere su alcune cose però.
RispondiEliminaOggi c'è il referendum, vediamo un po' cosa succede.
EliminaCiao, ti lascio il link per firmare la petizione di Avaaz a sostegno del NO Greco, che verrà poi mandata a diversi leader europei, come dimostrazione che l'opinione pubblica non è affatto d'accordo col cappio al collo che si vuole mettere alla Grecia.
RispondiEliminaMolte petizioni di Avaaz hanno avuto un riscontro concreto! Se non lo conosci butta un occhio al loro sito.
Grazie. Io ho già firmato!
https://secure.avaaz.org/it/stand_with_greece_loc_eu/?copy
Grazie Evita, io però ti confesso che se fossi greca non saprei cosa votare.
EliminaAnzi, no. Ho letto l'articolo di Stiglitz citato più su da Slicing Potatoes. Credo proprio che voterei no. Vado a firmare.
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