Io adoro il flamenco. Ho visto innumerevoli concerti e festival, sono stata nelle casas cueva di Granada, ho pianto Paco de Lucía che avevo visto tante volte in concerto. Tutto questo rientra in una mia più generale passione per la Spagna - soprattutto del sud - e per la lingua spagnola.
E così non potevo lasciarmi sfuggire il concerto del mitico Vicente Amigo, che viene definito l'erede di Paco (e vogliamo dire qualcosa anche sulla sua gnoccaggine?). Mamma mia che concerto. Il pubblico, che da queste parti non è certo espansivo come in Spagna, alla fine sembrava che volesse tirare giù il teatro. Io mi dimenavo sulla sedia e ululavo come un'ossessa.
Amigo suona un flamenco moderno, radicato nella tradizione ma ricco di altre influenze, soprattutto jazz. Per questo non potevo essere del tutto sicura che la pedana nera davanti ai musicisti avrebbe effettivamente ospitato un ballerino o una ballerina. Invece - sorpresa - a un certo punto uno dei musicisti si è alzato in piedi e ha cominciato a ballare (l'indizio che potesse essere lui il ballerino era che fino a quel momento non aveva suonato niente, si era limitato a battere le mani). Se ci ripenso mi vengono ancora i brividi. (E dopo questo concerto sono riuscita a convicere Mr K a fare una vacanzina in Andalusia questa primavera.)
Eccolo qua: Antonio Molina ‘El Choro’. Qui è con un ensemble più classico, ma guardate come balla.
Quando si dice i casi strani della vita: su FB ti ho consigliato di leggere Duende, l'approccio di un californiano al flamenco e alla chitarra andalusa. Riprendendo dalla mia biblioteca il libro ho pure scoperto che è più conosciuto come giallista. I casi strani, dicevo, comunque Duende è un bel libro e se poi vuoi usa come sottofondo i Chambao. Anche loro trascinano ai concerti e, guarda caso, hanno inciso una canzone che s'intitola Duende del Sur!
RispondiEliminaSono proprio curiosa, perché non mi è sembrato che i californiani fossero molto aggiornati sul flamenco.
EliminaInvidierrima
RispondiEliminaDevo ammettere - in questo caso - giustificata.
Eliminasai che adesso a lavoro mi ascolto Vincente Amigo, vediamo se mi viene la passione!
RispondiEliminaSe parti da zero comincia con Paco de Lucia.
EliminaAnch'io, mai sentito nominare prima, ho cercato su youtube e ho lavorato per un giorno intero con la sua chitarra in sottofondo.
EliminaBene, sono felice di aver favorito la scoperta!
EliminaAnche io adoro lo spagnolo, la Spagna e l'Andalusia in particolare e Granada ancor di più! Il fratello di Francesco vive lì, e accompagna i turisti nelle cuevas ad ascoltare il flamenco: chissà che non lo becchi :D
RispondiEliminaMagari passami il suo recapito, che se vado mi faccio dare qualche dritta!
EliminaPensa che tantissimi anni fa mi iscrissi a una scuola di Flamenco, purtroppo il lavoro non mi consentì di proseguire. (Peccato adesso sarei sicuramente più felice.) Che dire, maravilloso. Quasi quasi ti vedo mentre ti dimeni sulla sedia ;)
RispondiEliminaIo ho provato una lezione e ho capito subito che per me era irraggiungibile. E che fatica, tutto quel pestamento di piedi!
EliminaMa mica losapevo che avevi sta passione per la Spagna ... Allora se vieni da quelle parti fammi un fischio!
RispondiEliminaSenz'altro!
EliminaQuanta vibra in questo post, quanta vibra nel tuo amigo, Vicente Amigo :)
RispondiEliminaMagari fosse mio amigo ;-)
EliminaDalle mie parti diremmo che Vicente Amigo è bbono, oltre che bravo :) ... E quanto è bravo anche Molina! Ottima l'idea della vacanzina in Andalusia!
RispondiElimina