Non poteva certo mancare la foto di una delle pietre miliari della città, lo strafamoso Chelsea Hotel, ormai non più albergo e in procinto di diventare un condominio per riccastri. Nel
maggio del 2011 è stato venduto per 80 milioni di dollari, e in agosto è stato chiuso per lavori di ristrutturazione. I residenti di vecchia data, protetti dalla legge sugli affitti, vivono ancora nell'edificio, ma chissà per quanto riusciranno a resistere.
L'edificio, che è un New York City landmark e rientra nel National Register of Historic Places, venne costruito
tra il 1883 e il 1885. Dodici piani, mattoni rossi e uno stile che è stato variamente
descritto come Revival Queen Anne e gotico vittoriano. Tra le sue
caratteristiche distintive vi sono i balconi in ferro e il famoso scalone dove sono (erano) appese moltissime opere d'arte.
Gli ospiti illustri del Chelsea Hotel non si contano. Scrittori come Mark Twain, Charles Bukowski, William S. Burroughs, Arthur Miller, Tennessee Williams, Simone de Beauvoir, Jean-Paul
Sartre. Arthur
C. Clarke vi scrisse 2001: Odissea nello spazio; Dylan Thomas vi morì di polmonite; Allen Ginsberg e Gregory Corso si incontravano lì; Jack Kerouac vi scrisse On the Road.
Attori e registi, fra cui Stanley Kubrick, Miloš Forman, Lillie Langtry, Ethan
Hawke, Dennis Hopper, Vincent Gallo, Uma Thurman,
Elliott Gould, Jane Fonda. Moltissimi musicisti, come Bob Dylan, Janis Joplin, Leonard Cohen, Patti Smith, Iggy Pop, The Grateful Dead, Tom Waits, Patti Smith,
Iggy Pop, Virgil Thomson, Jeff Beck,
Chick Corea, Dee Dee Ramone, John Cale, Édith Piaf, Joni Mitchell, Alice Cooper, Jimi Hendrix, Sid Vicious, Rufus Wainwright, Madonna.
Artisti: Larry Rivers, Christo, Arman, Francesco Clemente, Julian Schnabel, Frida Kahlo, Diego Rivera, Robert Crumb, Jasper Johns, Claes Oldenburg, Willem De Kooning, Robert Mapplethorpe, Henri Cartier-Bresson. E naturalmente Andy Warhol, che insieme a Paul Morrisey vi diresse il film Chelsea Girls nel 1966.
Artisti: Larry Rivers, Christo, Arman, Francesco Clemente, Julian Schnabel, Frida Kahlo, Diego Rivera, Robert Crumb, Jasper Johns, Claes Oldenburg, Willem De Kooning, Robert Mapplethorpe, Henri Cartier-Bresson. E naturalmente Andy Warhol, che insieme a Paul Morrisey vi diresse il film Chelsea Girls nel 1966.
Se volete saperne di più, su Wikipedia troverete anche un elenco di film, canzoni e libri dove compare il mitico Chelsea Hotel.
Questa legge sugli affitti sarebbe una sorta di equo canone (buonanima)?
RispondiEliminaL'abrograzione dell'equo canone in Italia e' stata di fatto una delle forme di impoverimento piu' grave per l'Italia di moltissimi (e dell' arricchimento di pochissimi), della cui portata pochi si son resi conto.
Scusa la parentesi, ma gli affitti folli che si vedono ormai da noi mi hanno fatto ammalare.
Tornando al Chelsea, quanta bella vita c'e' passata di li'! Non poteva restare un albergo per artisti? Speriamo non diventi brutto col restyling, ché gia' il suo spirito bohémien l'ha perso, ormai.
Dev'essere simile a quella che a San Francisco ci mantiene l'affitto basso in una zona centrale e non permette alla padrona di casa di scacciarci come vorrebbe. Non c'è dappertutto, è una legge statale che varia da stato a stato (quando c'è, raramente) e in genere protegge l'inquilino attuale da aumenti e sfratti indiscriminati. Ma non è tutto oro quel che luccica, come vedi. Il riccastro risoluto alla fine ti sbatte fuori comunque, artista o non artista. E gli affitti ovviamente sono folli anche qui.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, la legge sull'equo canone in Italia andava riformata, non certo abolita. But don't get me started...
Aggiungo solo una cosa: curiosamente qui invece si e' trascinata fino all'anno scorso una legge che garantiva affitti bloccati a prezzi ridicoli. Non ho capito bene per quanto tempo: ho letto che ogni tanto il governo ha "congelato" gli affitti, ad es. nel 1980.
EliminaUna realta' all'estremo opposto di quella italiana, ma ugualmente scellerata, che ha contribuito a ridurre in ruderi moltissimi edifici anche di pregio, perche' i proprietari non inquilini spesso non avevano risorse per pagare le opere di manutenzione.
E ora poco a poco il comune si accolla le spese di restauro, ma e' un processo lento.
E' davvero difficile trovare una politica degli affitti equilibrata?
Mi sa che la risposta la so gia': e' difficile trovare pure persone equilibrate, figuriamoci politiche :)
Io seguo, silenziosa ed affascinata, la tua distesa di cartoline.
RispondiEliminaUn condominio? Nooo... questa notizia mi era sfuggita!
RispondiEliminaSpero solo che non gli permettano di "alterare" la facciata.
No, almeno questo non credo che succeda, visto che è un landmark blabla inserito nel register blabla. Però è comunque una notizia orrenda (mai come la distruzione della vecchia Penn Station, però. Un giorno ci farò un post).
EliminaSono divanizzata e giro NY con le tue foto. Fico!! :D
RispondiEliminaAnni fa, ero stata al Chelsea hotel a chiedere i prezzi e li ricordo altissimi per un albergo certamente ricco di storia e di fascino indiscussi ma un po' decadente e polveroso. Ho optato per il Washington square hotel al Village, più economico e frequentato, nei 60' da Bob Dylan e altri musicisti.
RispondiEliminaAh, grazie, la prossima volta vado a vederlo!
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