lunedì 2 aprile 2012

Bolinas, il paese che si nasconde

Una casa di Bolinas

Bolinas, come spiega Wikipedia, è una "comunità non incorporata" (che non fa parte di alcuna municipalità, distretto o contea, ed è priva quindi di personalità giuridica e anche di sindaco) con una popolazione di circa 1500 abitanti
Il paese si trova a una cinquantina di chilometri a nord di San Francisco, ma trovarlo non è  facile. Gli abitanti, infatti, famosi per la loro indole solitaria e avversa ai turisti, fanno regolarmente sparire il cartello che indica il bivio per Bolinas sulla State Route 1, e così se non sapete dov'è non ci arriverete mai.

Nel 1971, due navi cisterna della Chevron si scontrarono nei pressi del Golden Gate Bridge, riversando un'enorme quantità di petrolio nei canali della laguna. Centinaia di hippy scesero dalle colline per andare a salvare gli uccelli marini ricoperti di petrolio, e molti di loro si innamorarono di Bolinas e non se ne andarono più. Da quel giorno, e sempre di più in tempi recenti, questi hippy e i loro figli combattono per mantenere il paese libero dai ricchi "invasori" cittadini che vogliono costruire e trasferirsi in quel tratto di costa bellissimo. Il mezzo più efficace di cui dispongono è una moratoria sui contatori dell'acqua (come racconta questo articolo del NY Times), che di fatto impedisce la costruzione di nuove case.

Negozio dell'usato
La comunità vanta un grande numero di residenti illustri. Richard Brautigan (che vi ambientò il romanzo In Watermelon Sugar) e i Jefferson Airplane (Grace Slick ancora oggi) vivevano qui, ma anche Joel Coen, Anne Lamott, Frances McDormand, Alice Waters e tantissimi altri (la lista dei Notable Residents su Wikipedia è davvero notevole).

Durante la nostra gita a Bolinas siamo stati trattati benissimo, nessuno ha cercato di mandarci via, ma forse perché non avevamo l'aria di ricchi cittadini. Abbiamo anche visto il cartello rubato, che campeggia sulla parete interna di un bar (dove si può anche acquistare la moneta locale, i Bolinas Sand Dollars), ma non abbiamo potuto fotografarlo perché ci sembrava un gesto troppo da turisti.

Interno del negozio





Auto del negoziante

Granaio


24 commenti:

  1. Bello Bolinas! Mado' che cielo blu!
    Ma gli abitanti non illustri che devono lavorare si spostano o c'è di che vivere?
    Però su google maps si trova, in teoria non servono cartelli :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, gli articoli che ho citato sono di qualche anno fa, quando i GPS non erano così diffusi. Noi ci siamo arrivati così, con il GPS, però al bivio il cartello manca tuttora.
      Gli abitanti illustri sono quasi tutti in pensione. I giovani sono molto hippy e probabilmente coltivano la terra (cosa coltivano, poi, te lo lascio immaginare!); alcuni hanno negozietti, bar e ristoranti, ma pochi, perché il paese è minuscolo.

      Elimina
  2. finalmente qualcuno che si ribella ai riccastri! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara, introduci un argomento interessante. Proprio ieri sono stata alla "Anarchist Bookfair", pensando di trovare una masnada di simpatici hippy tutti colorati, e invece mi sono ritrovata in un raduno di punkabbestia che vendevano, tra l'altro, foto di gente che si tagliuzzava tutta per ribellarsi al sistema. E mi sono un po' depressa, perché a me questi ribelli che si vestono tutti uguali e fanno la gara a chi si abbrutisce di più mi stanno un po' sulle balle. Insomma, ripensare a Bolinas mi ha fatto proprio bene. Viva gli hippy! :-)

      Elimina
    2. (Ma poi riccastri era per zio Paperone, vero? Devo smettere di rispondere ai commenti appena sveglia, forse è meglio se aspetto che mi si accenda qualche neurone!

      Elimina
    3. No no hai risposto bene Tresor :) Io i punkabestia non li amo affatto. Di solito sono tutti di famiglie straricche, col culo parato d'oro, è per quello che si possono permettere di fare gli straccioni in giro. Guarda, io sono anarchica, ma ai gutter punks li prenderei a calci in c... e li rimanderei all'indirizzo a cui mandano i conti delle carte di credito (dopo avere messo i cani con qualcuno che se ne prenda cura davvero). Ce l'ho anche con quelli ricchi e snob. Mi fanno lo stesso effetto, ma, almeno, gli snob si lavano :) Ora vado a risponderti al commento sul mio blog

      Elimina
    4. Ah, infatti, immaginavo... concordo su tutto, e ovviamente anche sui cani!

      Elimina
  3. la barchetta di latta della prima foto! voglio la barchetta di latta!
    ma sanno che ormai tutti usano il GPS e Google Maps? c'e' pure passata la googlecar per street view http://g.co/maps/eb45v

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, fantastico! Ma allora che le metto a fare, le foto?! ;-)

      Elimina
    2. si vedono meglio le foto :-P io dicevo, che tolgono a fare il cartello se basta conoscere il nome della citta' e gli puoi pure guardare dentro la finestra dal computer? :-P

      Elimina
  4. Che meraviglia...è bello sapere che nel mondo d'oggi così globalizzato ci sono ancora delle eccezioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ho sempre detto che a me gli hippy stanno simpatici. Qui non riscuotono molto successo, perché "hippy" è diventata un'etichetta per identificare i fattoni che si aggirano per Haight-Ashbury, ma quando sono "autentici" come questi mi stanno proprio simpatici.

      Elimina
    2. Pensa che anche in Danimarca c'è Christiania, prima era una base militare, poi è diventata una comunità autonoma di hippy...ora purtroppo come dici tu è piena di fattoni, è bella da vedere ma non ci vive quasi più nessuno...peccato perchè ai tempi d'oro doveva essere meravigliosa, ora ci vanno turisti a gogò solo perchè lo spaccio è legale. Però fanno delle belle jam e la birra biologica è ottima ^^

      Elimina
  5. Che storia interessante! Ma non e' poco democratica questa appropriazione?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse, però è molto simpatica :-) E poi questo è il Wild West, baby!

      Elimina
  6. che meraviglia, anche io, drogata di città, mi ci trasferirei! però pensavo che ormai, con i navigatori satellitari in macchina, non serve a molto togliere il cartello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, lo so. Noi ci siamo andati una domenica e di gente "di fuori" come noi ce n'era parecchia. Ma l'importante è che riescano a tenersi la terra, altrimenti se la comprano i riccastri, fanno salire i prezzi e loro sono costretti ad andarsene.

      Elimina
  7. Che bello, non lo conoscevo! Grazie per averci fatto conoscere questo piccolo gioiello. Il granaio con il simbolo della pace è spettacolare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero? L'ho visto all'andata e ho rotto le scatole ininterrottamente per tutto il pomeriggio per essere sicura che il guidatore (cioè mio marito) si ricordasse di fermarsi al ritorno per farmelo fotografare!

      Elimina
    2. Ahaha, mi ricorda qualcuno...
      Poveri guidatori in balia di istinti compulsivi da foto!

      Elimina
    3. Mi sarebbe tanto piaciuto fare la fotoreporter. Mi consolo così! ;-)

      Elimina
  8. Grazie, Silvia, per questo post! Non conoscevo Bolinas e, a essere sincera, non l'ho mai sentito nominare (sto arrossendo) pur essendo stata più volte in California.
    Siccome sono una hippy inside, mi sa che mi ci trasferirò (se troverò la strada) e se mi vorranno.
    Grazie ancora!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me potremmo provarci, noi aspiranti abitanti di Bolinas. Se ci presentiamo dicendo "ehi, voi ci lasciate comprare una bella casetta a poco prezzo, e noi firmiamo una carta per cui ci impegniamo a non venderla ai brutti riccastri cittadini", magari ci accettano... ;-)

      Elimina
  9. Dai, vai in avanscoperta.... :-)

    RispondiElimina