lunedì 30 luglio 2012

I ♥ The Mission/2: Mission Muralismo


Prima di tutto, un libro. 

QUI trovate più di cinquecento bellissime immagini e tutta la storia dei murales del Mission District. Si parla anche dei graffiti, ma il libro si occupa soprattutto della storia del muralismo nel quartiere e del suo cuore, il collettivo Precita Eyes.

L'introduzione è di Carlos Santana, che ha vissuto nel Mission District e ha frequentato la Mission High School.


Michael Rios, Inspire To Aspire, murales del 1987 dedicato a Carlos Santana

La sede di Precita Eyes, in 24th Street
Colazione dei campioni prima di partire per l'esplorazione di 24th Street
(2/Continua)

33 commenti:

  1. Tu ce ne fai gustare un po' per volta, ma non è eccessivo tutto un quartiere così?

    A proposito di gustare, non saranno mica patate fritte quelle nel piatto!? e salmone e salsine varie... a colazione?!?

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    1. No, non è tutto così. I murales a volte coprono interi edifici, a volte ti spuntano davanti di sorpresa quando giri l'angolo, a volte decorano interi vicoli, ma sempre fondendosi con l'ambiente urbano. Ti dirò che dal punto di vista artistico non sono esattamente il mio genere (i murales, intendo. Certi graffiti mi piacciono un sacco), ma un quartiere decorato così fa un effetto magnifico.

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  2. I murales sono fantastici...ne fotografai un sacco! W la street art!
    Però non so se Santana sia proprio nato a SF. Credo sia stata la sua città dall'adolescenza.

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    1. Grazie cara, sei la mia editor! Subito corretto l'errore.
      Magari una di queste domeniche faccio il tour dei murales organizzato da Precita Eyes (per l'orrore di Mr K).

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    1. Sì, sì, ho un sacco di foto! In questi giorni vi bombarderò!

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  4. Grazie del link! Prezioso!
    Pero' adesso voglio sapere cosa c'era in quel piatto... possibile che siano patate quelle che vedo in primo piano?

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    1. Allora, diciamo subito che la colazione l'ho fatta in realtà all'ora di pranzo, ma le eggs benedict sono una cosa da colazione, al massimo da brunch, e così mi sono fatta condizionare. Comunque sì, le patate sono semifritte, boh, non si capiva, ma la cosa importante erano le mie adorate eggs benedict con salmone (io non mangio carne, ma pesce sì), che non si trovano dappertutto (per la salvezza delle mie arterie), e che sono riuscita a scovare nel cuore del Mission District, seduta a un unico tavolino sul marciapiede (e anche quest'ultimo dettaglio è importantissimo, perché nel Mission District fa più caldo che nel resto della città, e per me poter mangiare all'aperto è sempre un lusso incredibile... come sono ridotta, eh?).

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  5. Credo che in alcuni casi anche questa si possa chiamare arte pura. Dovrò documentarmi di più però.
    Sbaglio o quelle sono uova Benedict?
    Io ne vado pazza. Però, perdona, era un tantino striminzito il piatto e triste le presentazione.
    Se si tratta di Benedict il salmone mi sembra un tantino secchino e la salsa Holandese poco fluida, le patate, perdonami ancora, un po' di gomma.
    Mi fermo, non temere! Te l'ho detto che ne vado pazza.

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    1. Dopo questa distruzione della colazione di cui andavo tanto fiera, quasi quasi ritiro la foto :-(

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  6. Fantastici i Murales e briosa Mission! Hai mai provato il brunch da Boogaloos - 3296 22nd St? Tavolini dentro e fuori al sole! Si sta che è un piacere e si mangia tantissimo!!! ;)

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    1. Mi sembra un po' hipster per i miei gusti, però magari hanno qualche piatto più bello che posso fotografare e mostrare a Carla (vedi sopra)! ;-)

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  7. Wow, che colori! Però il libro me lo immaginavo più grande rispetto al piatto di... Ma che ti mangi a colazione?

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    1. (Comunque hai ragione, che effetto fa la prospettiva! Il libro in realtà è grande almeno come il piatto!)

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  8. Molto interessante, il colpo d’occhio deve essere davvero notevole.

    Anche a me non tutti i murales visti singolarmente piacciono sempre ma apprezzo molto l’effetto complessivo. È un po’ quello che succede a Dozza, un borgo vicino a Imola (BO), dove da qualche decina di anni si tiene la Biennale del muro dipinto. Se vi capita di andare da quelle parti, fermatevi per qualche ora, le case nel centro storico sono quasi tutte decorate con murales, alcuni davvero belli, anche se sicuramente non spettacolari come quelli americani. Altro paesino noto per i murales è Cibiana di Cadore (BL) e immagino ci siano altri posti del genere in giro per l’Italia. Mi fermo qui perché altrimenti questo commento fa un po’ troppo Pro Loco. ;-)

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    1. Allora faccio un po' di Pro Loco (espressione che mentre traduco i racconti spanglish di Junot Díaz sembra più che altro riferita a un pazzo, un *loco*, appunto) anch'io: anche dalle mie parti c'è un bel paesino dai muri decorati, che si chiama Arcumeggia. La differenza però (almeno con quelli di casa mia) è che nei murales di Mission c'è sempre un intento politico.

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  9. Che meraviglia di colori e che armonia!! L'unica nota stonata è quel piatto..... :-(

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    1. Porca miseria, ma la mia colazione non è piaciuta proprio a nessuno! :-DDD
      (A te lo so perché, è colpa del salmone. La prossima volta le cerco con i funghi.)

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    2. (Ah, già, ma poi c'è sempre l'uovo! Mannaggia, non ne faccio una giusta!)

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    3. Invece a me la tua colazione in linea teorica è abbastanza piaciuta. "In linea teorica" significa che apprezzo molto la presenza del salmone (mi ricorda alcune mie recenti mattine passate nei locali di Nyhavn a Copenhagen), però devo ammettere che dall'immagine la presentazione lascia alquanto a desiderare e il salmone sembra un po' pochino. Al posto della salsina ci avrei visto bene una fetta di pane tipo francesino con un po' di burro salato, limone e pepe. E al posto delle patate avrei suggerito delle uova strapazzate.
      In Lituania, invece, per colazione facciamo porridge, aringhe marinate, tè, omelette varie, ricotta, prosciutto affumicato, cetrioli e pomodori (non tutto assieme, naturalmente).

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    4. E vabbè, tanto lo sapevo già che non sono tagliata per fare la food blogger! La salsa olandese (rosso d'uovo, burro, limone, sale e pepe) fa parte della ricetta della uova alla Benedict, quindi non si può eliminarla, però le tue proposte di colazione salata sono molto appetitose!

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    5. Una cosa che mi piace molto della zona del Garda (allargo un po' il discorso) è il fatto che la presenza di turisti dell'area bavarese e tedesca (sai che per noi indipendentisti Baviera e Germania sono cose diverse) ha indotto molti albergi e agriturismi a contemplare colazioni a base di salumi e formaggi. Il che è sicuramente un vantaggio in termini di varietà.

      Mi viene in mente che... nel Dicembre del 2000 ho avuto modo di fare la guida turistica "spot" a Londra. Portavo in giro dei Brianzoli tra i 50 e i 65 anni (a proposito... peggio dei bambini). Ricordo ancora come fosse ieri il nostro albergo a cinque stelle a Marble Arch: mai visto per colazione così tanto salmone in vita mia (e di ottima qualità!)

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    6. Ah, anche tu sei di quelle che chiamano il giallo dell'uovo (yolk da yellow) rosso! Beccata! :) :) :)

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    7. Certo, ma perché in italiano si dice "rosso d'uovo", e non "giallo d'uovo"!
      La tua osservazione è interessante, perché mi è capitato diverse volte di parlare con gli americani di questa differenza nella percezione del colore del tuorlo: noi chiamiamo rosso quello che loro chiamano giallo (e che in realtà, a ben guardare, sembra più che altro arancione).
      A questo proposito mi viene in mente un libro molto interessante che ho letto tempo fa, "Through the Language Glass", di Guy Deutscher, che dedica il primo capitolo proprio alla questione della percezione dei colori nella varie lingue, con molti riferimenti alla famosa questione (che tu probabilmente conoscerai bene) del Πλέων ἐπὶ οἴνοπα πόντον - il mare color vino - che ha contribuito all'ipotesi di "Omero nel Baltico".

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    8. In teoria qui avrebbe dovuto esserci un mio commento di qualche giorno fa, ma temo si sia irrimediabilmente perso. Ergo, nel frattempo ne approfitto per inviarti un saluto da Vilnius!

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    9. Uffa, questo blogger, adesso mi perde anche i commenti!
      Buone vacanze!

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    10. Il commento perduto riguardava Omero nel Baltico. Era abbastanza lungo e dettagliato, ma in buona sostanza il senso era questo: prima di tutto mi ha fatto molto piacere che tu abbia citato quel testo, e secondariamente volevo chiederti se l'avevi letto e cosa ne pensavi.

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    11. Ho sentito parlare per la prima volta di questa ipotesi da un mio caro amico che ne è appassionato. Nel libro di Deutscher che cito se ne parla approfonditamente, e trovo che abbia degli aspetti convincenti ma anche delle pecche importanti. Senz'altro ha il merito di sollevare dei dubbi decisamente non trascurabili sulla versione universalmente accettata dei fatti.

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  10. questo post lo passo a mio fratello expat a londra. soprattutto per il riferimento a carlos santana. grazie!
    la colazione a me piaceva eh!

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    1. Sì, una mia amica sta scrivendo un libro sulla Mission High School e sta cercando di intervistare Santana. Deve oltrepassare un muro di addetti stampa per arrivare a lui, ma ha appena scoperto che un suo amico era in classe con Santana, e che il padre di Santana aveva suonato la chitarra (era un mariachi) alla loro cerimonia dei diplomi, per cui è fiduciosa che usando questi contatti riuscirà ad arrivare a lui e intervistarlo. Sono proprio curiosa di vedere se ce la farà!
      E grazie per l'apprezzamento della colazione!! :-))

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  11. Grazie del link.
    Credo che indipendentemente dal valore artistico ed estetico del quartiere, la differenza la faccia l'atmosfera particolarissima.
    A me piace molto girovagare per le strade di Mission.

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    1. Infatti! E' davvero un posto unico, un'entità a sé in mezzo alla città.

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