martedì 30 aprile 2013

È così che la perdi: è tornato Junot Díaz


Lo avevo citato QUI.

Ora quella frase è tradotta nel libro che vedete qui accanto, e che esce oggi per Mondadori.

"Le manca suo figlio, probabilmente, oppure il padre. O forse il nostro paese, al quale non pensi mai finché non lo hai perduto, che non riesci ad amare finché non lo hai abbandonato."

Ho parlato diverse volte di Junot: trovate gli altri post QUI.

QUI invece trovate una bella recensione di Franco Marcoaldi in cui si cita anche la sottoscritta traduttrice.


20 commenti:

  1. Complimenti e congratulazioni! Lo leggerò sicuramente.

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  2. Mi sa che questo libro lo compro...

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  3. Ops, ho commentato su FB, lo rifo' anche qua.
    Silvia macchinetta da guerra! Brava!
    Che consigli di Diaz per iniziare? Ricordo che ne hai uno preferito in assoluto (giusto?), ma va bene per me che sono a digiuno?

    PS Wow che chioma, la voglio anch'io!

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    1. He he, il fatto è che ce n'erano un po' arretrati e adesso usciranno tutti insieme e sembrerà che traduco un libro al mese. Tra un po' arriva anche Zadie Smith.
      Quanto alla chioma, pensa che appena ho visto la copertina ho detto "fico!", finché non mi hanno fatto gentilmente notare che si tratta di una donna.

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  4. Ho conosciuto Junot Diaz per uno scambio di libri con la madre di un mio minuscolo paziente che non c'è più, ma l'amicizia con la sua mamma è rimasta, ora esce il nuovo libro e giusto ieri ho saputo che è arrivato un nuovo bimbo, bello e sano, curiosa felice coincidenza

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    1. Che bello quando la vita porta queste coincidenze felici. A volte un libro assume significati che l'autore non si sarebbe mai aspettato. Diventa una creatura a sé, un po' come un figlio.

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    2. e pensa coincidenza nella coincidenza il piccolo, con i suoi genitori, si è materializzato nel mio ambulatorio proprio mentre stavo scrivendo questo commento :)

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    3. Cavolo, bisognerebbe soprannominarlo Junot! :-)

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    4. Ora mi faccio un giro in tutti i QUI, so già che troverò del buono!

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  5. Bravo Marcoaldi, che cita la traduttrice :)
    Complimenti Silvia!

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  6. Complimenti, Silvia! Sono davvero fiera di essere tua amica

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    1. Grazie! Mi dispiace solo che questa volta non arriverò a Bologna in tempo per incontrarti.

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  7. Sono orgogliosa di averti come amica! Sei grande!
    Titti

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  8. Mi unisco anche io ai doverosi, sentiti e meritatissimi complimenti!
    Matteo

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  9. L'ho comprato un mese fa (anzi, la mia compagna l'ha comprato). Ma in inglese. Ha la stessa creatività linguistica degli altri? Bravissima Silvia!

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    1. La lingua è forse un po' meno scoppiettante, ma direi più matura, e la scrittura è più bella che mai. Il racconto citato nella recensione, quello scritto dal punto di vista femminile, è davvero magnifico (cosa davvero sorprendente, se si pensa alla sua personalità da macho).

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  10. Non smetterò mai di ringraziarti per le tue traduzioni, ma anche per i moltissimi spunti e suggerimenti che ci dai.
    Grazie Silvia!

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