mercoledì 10 aprile 2013

Il mio povero lago

Ecco cosa trovo, sempre di più, ogni volta che torno a casa.

L'età del cemento in Lombardia
Una regione invasa dal cemento. Una colata grigia che investe la Lombardia al ritmo di 100 metri quadrati al giorno, divorando la Pianura Padana, le coste lacustri e i suoi boschi. Un fenomeno, quello del consumo di suolo che è cresciuto vorticosamente negli ultimi 10 anni. È questo il tema del documentario 'L'età del Cemento', scritto e diretto da Mario Petitto in collaborazione con Casba Film e prodotto con Legambiente, che ricostruisce la storia recente di una regione divenuta una distesa di gru e betoniere. A raccontarla sono le voci di chi subisce il consumo di suolo: tra chi resiste e chi rischia di perdere la propria casa per far posto a un'autostrada.

E sull'argomento vi segnalo anche questa inchiesta del gennaio scorso.

E aggiungo, grazie a una segnalazione, un brano da questo libro:
"I proventi del traffico di cocaina (e di droga in genere) sono solo uno strumento per permettere alle 'ndrine di realizzare il loro vero obiettivo, il più difficile: la scalata al potere. Come abbiamo tentato di ricostruire in questo libro attraverso alcune delle inchieste più importanti che hanno riguardato le cosche calabresi operanti a Milano e in Lombardia, i soldi della coca servono non solo per acquistare negozi e locali pubblici, ma anche per creare aziende impegnate nell’edilizia. Edilizia vuol dire appalti, appalti vuol dire contatti con la politica locale, contatti con la politica locale vuol dire la possibilità di raggiungere la politica nazionale e quel tipo di rapporti (uniti a grande disponibilità economica) vogliono dire potere." 
 


39 commenti:

  1. Condoglianze per il tuo lago, il business ha sepolto tutto.

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    1. Ma non è neanche il business, perché questi palazzoni sono destinati a rimanere vuoti. Questa è mafia.

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  2. Mamma mia che peccato...
    Interessante l'inchiesta, non me l'aspettavo che l'Olanda fosse al primo posto.

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  3. Mi hai fatto pensare a quell'episodio di Once Upon a Time quando Prince Charming, Snow e Sir Lancelot partono alla ricerca del Magical Lake ma lo travano asciutto perche' sono morte le sirene che vivevano li... uccise dallo stesso Prince Charming! E poi la chiamano Fantasy...

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    1. Un sacco di previsioni fantascientifiche e fantasy si stanno rivelando azzeccate. Purtroppo anche quelle più apocalittiche.

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  4. È veramente uno schifo, ed è quasi sempre in mano ad avidi speculatori e feticisti del brutto, capaci di costruire cinquanta villette senza metterci in mezzo un solo albero. Anzi, se ce ne fosse già lì uno, lo abbatterebbero, perché il verde a certa bella gente da fastidio: non è monetizzabile.

    Giro la tua frase e dico: vogliono farmi tornare la voglia di scappare!

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    1. Alberi? Qui li stanno buttando giù tutti. Questa gente fa giardinaggio col napalm. Sono arrivata da pochi giorni e ho già visto un sacco di nuove colline disboscate (e poi dicono: ah, le frane, natura assassina), e di alberi potati a stuzzicadente (cercherò di fotografarli, perché ltrimenti non ci si crede).
      Per il resto sì, avidi speculatori e feticisti del brutto. Dio, quanto li odio.

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  5. Che tristezza. Silvia, piattaforma su un albero, sali e protesta. Avevo letto un libro tanti anni fa dove una ragazza faceva proprio cosí.

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    1. Come dicevo sopra a zio Scriba, difficile trovare un albero su cui salire. Quelli ancora in piedi non hanno più i rami.

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  6. Altra zona delle Lombardia, quella tra Monza e Lecco, ma qui è uguale.
    Un paio di anni fa, dove c'erano gli orti dei pensionati, sono arrivate le ruspe che si sono mangiate tutto. Adesso è sorta un'altra città. La strada è diventata un percorso militare tra buche e pozzanghere (perché ovviamente non è che si collegano alla fogna tutti insieme, no: così ogni tre giorni c'è un cantiere nuovo), devi fare lo slalom tra le macchine -e le betoniere, e i tir- parcheggiati.
    Aggiungi anche che qui siamo in piena zona Pedemontana, e che il ristorante dove ho fatto il pranzo di nozze, un bel ristorante con un piccolo giardinetto e davanti una teoria di campi ben pettinati, è stato fatto sloggiare: pare che al suo posto ci sarà lo svincolo di Macherio.
    Tra poco cementificheranno anche il Parco di Monza, immagino. Tutto quel verde deve far paura.

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    1. Sì, io avevo anche una teoria. Mentre nei miti nordici il bosco è luogo magico e affascinante, in quelli del sud il bosco è un posto pauroso, dove ci si perde e si viene uccisi dai mostri. Per questo nei paesi civilizzati del nord gli alberi vengono rispettati, mentre qui i mentecatti si vendicano su di loro distruggendoli. E purtroppo non c'è nessun mostro che uccide i mentecatti, se non qualche alluvione o frana ogni tanto che colpisce anche gli innocenti.
      In Lombardia poi c'è lo sciagurato PGT PGT che facilita ancora di più gli scempi.

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  7. chi gestisce il movimento terra in italia? e chi dice che la mafia al nord non c'è? e chi mette in tasca i soldi delle tangenti delle grandi opere? e chi se ne frega delle generazioni future pur mettendo al mondo figli con le prime e le seconde e le terze mogli?

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    1. Chi dice che la mafia al nord non c'è mente. La Lombardia è piena di mafia, quella tradizionale con le sue varie denominazioni e quella diffusa tra la gente, come modo di comportarsi e di pensare.

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    2. Sono d'accordo con te Silvia! la mafia non solo c'è ,nella sua tradizionale organizzazione, ma continua a svilupparsi grazie alle persone che pensano solo ai loro interessi e tengono comportamenti opportunistici!
      http://blogpercomunicare.blogspot.com/

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  8. "..a milano ci sono abbastanza appartamenti vuoti per assorbire il fabbisogno di case dei prossimi 20 anni di crescita di popolazione della città di milano. non ci sarebbe bisogno di costruirne neanche una se si potessero realmente mettere a disposizione di chi ne ha bisogno"
    impressionante!
    considerato che sei in terra italica e più precisamente in terra lombarda a me e a biagiolini farebbe molto piacere incontrarti per un caffè ed una chiacchierata!! facci sapere. ben tornata..

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  9. La bellissima Lombardia di cui mi sono innamorata!! Nooo!!

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    1. Eh, mi dispiace... per queste cose (e non solo) la Germania è mille volte meglio.

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  10. A me vengono i brividi e l'ansia, quando vedo queste cose. Proprio oggi mi dicevano che chiuderanno il palazzo che oggi ospita l'università di architettura a Torino (non so se hai presente, un palazzo bellissimo al Valentino), butteranno giù gli alberi intorno e vi faranno le aiuole. Sotto, invece, costruiranno un parcheggio privato. I cittadini della circoscrizione sono contrari, ma non sono neanche stati interpellati. Ci si sente così inermi, di fronte a questo schifo...

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    1. A me viene una rabbia che non mi viene per nient'altro al mondo, se non forse per la sanità americana.
      Ma come chiuderanno il palazzo? Ma com'è possibile? Ma perché non lo buttano giù, già che ci sono? Così poi potrebbero fare anche un parcheggio di superficie!

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  11. No comunque fa proprio brutto lassu'. Non so la tua zona, ma io salendo verso Lugano in treno, specialmente tra Milano Centrale e Como, pareva di passare in treno su una zona di guerra. Sara' stato complice il fatto che era tempo brutto ed era tutto grigio e nebbioso, ma non ho visto un edificio "normale", tutti ecomostri grigi e alti, mai finiti, e con ancora i cantieri li' che sembrano avere cent'anni.

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    1. Eh, sì, prima erano solo le zone di pianura e le valli a essere piene di casermoni e di quei capannoni di cemento sempre vuoti e mai finiti. Adesso si sono allargati anche ai laghi (il lago di Como è messo forse anche peggio del nostro), presto si arrampicheranno sulle montagne.

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  12. Purtroppo succede dappertutto: sono nata in Toscana, nel Chianti, ed è incredibile il cambiamento e le infinite villette a schiera nate dappertutto in barba a ogni piano edilizio e ad ogni corretta gestione del territorio. Credo che ormai tutta l'Italia sia in preda a una deriva inarrestabile. Addio " bel paese"!

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    1. Ma neanche il Chianti si salva!? Neanche per i turisti? Le amministrazioni che decidono questi scempi sono proprio fatte da poveri imbecilli.

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  13. ...certo, è triste che la Corsica non sia Italia. Ma se lo fosse sarebbe un luogo orribile. Purtroppo questo è un Paese devastato. Se volete vedere quello che il Bel Paese avrebbe (o sarebbe) potuto essere, guardate ciò che è l'Ile de Beauté. Voglio essere colonizzato dalla Francia.

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  14. Anche Torbole (lago di Garda) è vittima di una speculazione edilizia dissennata.
    Il cemento ha divorato le campagne, i vigneti, i frutteti. Alberghi, residence e appartamenti ovunque. Spero che questo scempio non arrivi a mangiarsi pure il lago.

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    1. Questo fenomeno lo osservo da molti anni, ormai, ma solo adesso ho capito perché costruiscono tante case che poi rimangono vuote: come spiega il libro che ho segnalato qui sopra, la Lombardia è infestata dalla 'ndrangheta.

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  15. Sì, confermo, il consumo del territorio non c'è solo nella tua regione ...ma anche nella mia a te vicina. In questo periodo, con la crisi economica, si è un po' bloccato, ma solo un po', e i dissesti degli ultimi vent'anni sono più che sufficienti (del resto, la famosa bolla economica, che è scoppiata, si reggeva su questa crescita, inarrestabile, del terreno trasformato in oro dal diventare fabbricabile).

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    1. Sì, anch'io pensavo che la crisi li avrebbe un po' fermati, e invece no. Ma la presenza della 'ndragheta spiega tutto.

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  16. Anche da me la cementificazione sta distruggendo il territorio, soprattutto lungo le zone balneari. E anche qui ci sono le mafie.

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    1. E' impressionante come questo paese si lasci distruggere sotto il naso tutte le sue risorse.

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  17. Che tristezza. Anche dove sono nata io, nella maremma laziale, non va molto meglio: ogni volta che torno ci sono infinite villette in più. l'unica cosa buona è che una delle zone meno antropizzate d'italia, pare.
    vale a dire che i danni in italia sono direttamente proprozionali alla presenza (dis-)umana.

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  18. Ma noi assistiamo costernati al disfacimento del nostro paese.
    Non serve votare, non serve essere onesti, ....
    Cara Silvia, non sono sicura che - al tuo posto - tornerei a casa.
    Ciao,
    Lara

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