"Così un
pugno di rapaci cittadini sono giunti a controllare tutto ciò che in America valeva la pena di
controllare. Così fu creato il sistema di classe americano, stupido, feroce,
noioso, inutile e assolutamente inadeguato. Cittadini pacifici, onesti e
industriosi venivano bollati come sanguisughe se chiedevano un salario che gli
permettesse di campare. E vedevano che gli elogi erano riservati, da quel
momento, a coloro che trovavano il
modo di farsi pagare somme enormi per commettere reati contro i quali non era
stata approvata nessuna legge. Così il sogno americano voltò la pancia in su,
diventò verde, venne ballonzolando alla limacciosa superficie della cupidigia
più sfrenata, si riempì di gas, scoppiò nel sole di mezzogiorno.
E pluribus unum è senz'altro un motto ironico da iscrivere sulla moneta corrente di questa fallita Utopia, perché ogni americano grottescamente ricco rappresenta proprietà, privilegi e piaceri che sono stati negati ai più. Un motto ancora più istruttivo, alla luce della storia fatta dai Noah Rosewater, potrebbe essere questo: Arraffa tutto quello che puoi o non avrai niente di niente."
E pluribus unum è senz'altro un motto ironico da iscrivere sulla moneta corrente di questa fallita Utopia, perché ogni americano grottescamente ricco rappresenta proprietà, privilegi e piaceri che sono stati negati ai più. Un motto ancora più istruttivo, alla luce della storia fatta dai Noah Rosewater, potrebbe essere questo: Arraffa tutto quello che puoi o non avrai niente di niente."
Perle ai porci ovvero Dio la benedica, Mr. Rosewater,
traduzione di Vincenzo Mantovani
Tanto di cappello, Mr Vonnegut. Non conoscevo questa sua opera. Grazie.
RispondiEliminaPrego! Io adoro Mr Vonnegut.
Eliminami sa che gli italiani si sono perse precocemente anche la fase del sogno, se mai l'hanno avuta
RispondiEliminaIl problema è capire cosa fare dopo essersi risvegliati.
EliminaSilvia, il problema per l'Italia è prorio lì. Capire che ora non siamo più nel mondo dei sogni e fare i conti con la realtà. Comunque grande Vonnegut: come sempre ha capito tutto!
Eliminaben detto Silvia! che belli qs tuoi regali....ma devo avere almeno altre due vite per riuscire a leggere tutto!
Elimina@Grazia: e aveva capito tutto nel 1965 (data della pubblicazione di questo libro)!
Elimina@Mimma: lo so, a volte quando entro in libreria chiudo gli occhi e mi esercito all'assorbimento per telepatia. Finora non ci sono ancora riuscita, ma faccio progressi.
Meraviglioso! La pancia che scoppia è fenomenale.
RispondiEliminaGrazie per l'estratto. DEVO leggere questo libro!
Come dargli torto? Anzi, come dirlo meglio di lui? Non ho mai letto questo libro, nonostante mi piaccia molto Vonnegut, grazie per la condivisione!
RispondiEliminaDescrizione molto, molto efficace.
RispondiEliminaHo sempre sospettato che il sogno americano nascondesse un consistente lato oscuro. Grazie Silvia.
RispondiEliminaE soprattutto, è morto e sepolto da un bel pezzo. Ho pronto un post sulla mobilità sociale negli Usa che casca giusto a fagiolo.
Eliminadi Vonnegut ce n'è uno solo.
RispondiEliminariporto una cosa bellissima (e per me commovente) scritta da Vonnegut per Ginsberg
(http://www.sagarana.it/rivista/numero3/saggio5.html)
Grazie :-)
EliminaUn bel ritratto in poche righe di quella che è poi anche la nostra realtà.
RispondiEliminaBuon sabato!
Baci
Eh sì, tutto il mondo è paese, purtroppo...
EliminaDirei: è il capitalismo, bellezza!
RispondiEliminagrande Vonnegut, come sempre
RispondiEliminaAdoro Vonnegut...
RispondiElimina