Torino, 14 aprile 1942
Spettabile Editore,
Avendo ricevuto n. 6 sigari Roma – del che Vi ringrazio – e avendoli trovati pessimi, sono costretto a risponderVi che non posso mantenere un contratto iniziato sotto così cattivi auspici. Succede inoltre che i sempre rinnovati incarichi di revisione e altre balle che mi appioppate, non mi lasciano il tempo di attendere a più nobili lavori. Sì, Egregio Editore, è venuta l’ora di dirVi, con tutto il rispetto, che fin che continuerete con questo sistema di sfruttamento integrale dei Vostri dipendenti, non potrete sperare dagli stessi un rendimento superiore alle loro possibilità.
C'è una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La Natura insomma ci chiama, egregio Editore; e noi seguiamo il suo appello.
Fatevi fare il Bini da un altro.
Cordialmente. C. Pavese
Casare Pavese, Lettere 1926-1950
Commenterò assolutamente a sproposito solo per dirti che oggi ho deciso di dare un'altra possibilità al tuo Franzen e ho comprato Libertà. Sulla fiducia che ripongo in te :)
RispondiEliminaChe bello, ti farà compagnia nel viaggio? Buona lettura!
RispondiEliminaOra sto leggendo Il tribunale delle anime, ma appena finisco c'è Franzen! E poi compro il kindle e prenderò gli ebook :)
RispondiEliminaTi farò sapere!
Bellissimo passaggio... Solo una domanda.
RispondiEliminaLa mia mamma di cognome fa proprio Bini! Ma non l'ho mai sentito usare in questo modo?
Sai da dove deriva l'espressione?
Ciao (e scusa del lungo silenzio)
@Lucy: quando l'hai letto voglio commenti!
RispondiElimina@Matteo: figurati, non c'è niente di cui scusarsi (al massimo per farti perdonare ci ospiterai a Parigi, he he!). Sul Bini, ecco, mi hai beccata. Credo che si riferisca a uno di quegli "incarichi di revisione e altre balle", però ho fatto qualche ricerca e non ho trovato niente. Avevo anche pensato di pubblicare la citazione senza il riferimento al Bini, che la rendeva un po' oscura, però mi dispiaceva tagliare la lettera. E così c'è rimasto il mistero del Bini. :-)
Grande Pavese! L'ho amato molto.
RispondiEliminaOgni riferimento a fatti/persone è puramente casuale? :)
ps la storia del Bini mi ha incuriosito, e l'unica cosa che ho finora trovato è un documento in francese che parla del rifiuto di Pavese nel tradurre per Einaudi un libro di Carlo Bini (scrittore del risorgimento). Non conosco però l'autorevolezza delle fonti, anche se mi sembra plausibile (a parte il dubbio sulla traduzione: Pavese avrebbe dunque dovuto tradurre Bini dall'italiano?)
Ah, interessante! E più che plausibile, ma solo se immaginiamo che il rifiuto riguardasse la revisione di una traduzione del Bini, anziché la traduzione vera e propria. Ho trovato il testo che citi tu, e in effetti si parla di un rifiuto "de s'occuper d'un livre de Carlo Bini", quindi possiamo ipotizzare che fosse quello "l'incarico di revisione" che Pavese rifiuta in modo così colorito. Brava, ottima detective!
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