sabato 20 aprile 2013

Shame on you


La notizia QUI.

Se poi volete vedere come l'NRA si fa pubblicità fra i bambini, leggete questa inchiesta, in cui troverete fra l'altro le parole di Andy Fink, direttore di Junior Shooters, il magazine finanziato dalla NRA: "È  nostra responsabilità e anche un piacere promuovere l'uso delle armi fra i giovani. I nostri ragazzi devono capire non solo la sicurezza, ma anche la gioia e il piacere di sparare".

24 commenti:

  1. Tutto il mondo è paese.
    Ora nessun americano potrà più dirci che la politica italiana è disgustosa (innegabile), pure lì non scherzano...

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    1. E ti dirò di più. Pare che 43 degli 46 senatori che hanno votato contro siano stati "sponsorizzati" dalla lobby delle armi. Tutto il mondo è paese, appunto.

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  2. noi in compenso lasciamo girare armati i mariti già denunciati per stalking e maltrattamenti più volte fino a quando poi pigliano la loro bella pistola regolarmente denunciata e la scaricano sulla ex moglie

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    1. E vabbè, scusa, ma quello è stato un raptus, no? Poverino, aveva perso la testa per colpa della crisi.

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    2. 3 raptus in 3 giorni, un raptus ogni due giorni 365 giorni all'anno, 366 se l'anno è bisestile e l'altro l'altroieri per rimanere al passo con i peggio dei peggio abbia riscoperto il vetriolo

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    3. Questo paese non ha mai superato il concetto di delitto d'onore.

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  3. Affianco alla foto delle vittime dovrebbero aggiungere la foto di chi ha votato contro la riforma e possibilmente la cifra che l'NRA ha donato per la campagna elettorale del politico venduto. Mi pare sei o otto fossero democratici.

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    1. Quattro, quattro sciagurati provenienti da stati pro-armi.
      Sul tema del controllo delle armi e sulla storia dell'NRA - che per molto tempo è stata solo un'associazione di cacciatori - non mi stanco mai di consigliare questo bellissimo reportage di Jill Lepore, che pur essendo uscito l'anno scorso rimane la cosa migliore che io abbia letto sull'argomento.

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  4. Quando ho sentito la notizia ho pensato che forse l'attentato di Boston aveva una ragione. Non sarebbe la prima volta.

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    1. Mmmm... questa però mi sembrerebbe più una modalità all'italiana, di quelle dove i colpevoli della strage, chissà perché, non si trovano mai. Invece al momento sembra che i colpevoli li abbiano già trovati. Però stiamo a vedere.

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    2. Vi prego, spiegatemi questa cosa, l'ho letta anche da Lucy e non l'ho capita. Quale sarebbe secondo voi il collegamento tra strage e voto sulle armi?

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    3. All'inizio non avevo mica capito la tua domanda. La mia risposta a Alle non è molto chiara, ma quello che volevo dire è in sostanza che secondo me non c'è nessun collegamento. Ci sarebbe stato forse in Italia, dove, appunto, i colpevoli non si trovano mai.

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    4. La logica di seminare il terrore, di sentirsi indifesi e attaccabili persino sull'uscio di casa, quindi mi procuro un'arma per ogni evenienza. Alla luce dei fatti probabilmente questo collegamento non c'è stato, non mi sento di escludere però che qualche arma in più sia stata venduta. Alla fine il voto al Senato non è passato, indirettamente qualcuno ne ha tratto vantaggio. Questo il mio pensiero.

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    5. Ah, certo, gli avvoltoi non mancano mai. Come quelli che dicono: "I wonder how many Boston liberals spent the night cowering in their homes wishing they had an AR-15 with a hi-capacity magazine?"
      Vedi qui, per esempio: http://www.salon.com/2013/04/19/boston_manhunt_used_for_point_scoring_on_immigration_gun_control/

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  5. Trovo veramente vergognoso e intollerabile il voto contro alle riforme. Non credo che si possa cambiare in poco tempo la testa di persone nate e cresciute all'ombra dell'idea che possedere un arma sia un atto dovuto di tutela alla propria sicurezza personale, ma almeno l'emendamento sul controllo dei precedenti penali e quello sulle armi d'assalto dovevano passare!! C'è bisogno di avere in casa un Ak47 per sentirsi sicuri???

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  6. Che tristezza! Vedi, per fortuna che passo qui per vedere queste notizie, scommetto che un manifesto del genere nessun nostro quotidiano l'ha pubblicato in prima pagina.

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    1. Oggi i nostri quotidiani erano impegnati con le tristezze di casa nostra...

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  7. Lo urlo anch'io con te: SHAME ON YOU!

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  8. Ho visto solo ora la tua aggiunta. Va beh, questi sono completamente folli. "accesso alle armi ai bambini di quattro anni"? Ogni volta che sento parlare di bambini e armi faccio un'associazione diversa e penso a quei giovani ragazzini-soldati che vivono in Paesi in perenne stato di guerra e insicurezza, provando sempre una gran pena mista a rabbia. Poi leggo queste cose e mi rendo conto di quanto io sia naif a escludere sempre dal mio immaginario ALTRI Paesi che, nonostante possano godere di una situazione di pace (almeno sul proprio territorio), cercano comunque di creare "eserciti interni" al solo fine di mantenere una determinata fetta di mercato.

    Poi, chissà, un tale orientamento può anche essere considerato funzionale, visto la perenne necessità degli Stati Uniti di mantenere una politica aggressiva verso qualsiasi cosa che si muova e quindi di un'opinione pubblica acquiescente in questo senso. Ci manca solo che tra vent'anni anche i conflitti su piano internazionale vengano visti come attività ricreativa "fuori casa".

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  9. Una vergogna senza fine davvero. Per quanto mi sforzi di capire l'altro punto di vista, non posso fare a meno di chiedermi cosa debba fare un privato cittadino con un arsenale di armi d'assalto. Insomma, non si parlava neanche della possibilita' di tenere con se' una pistola, ma di limitare il tipo di armi messe in vendita. E i controlli sul background non sarebbero forse nell'interesse di tutti? Almeno per evitare di vendere armi a chi ha una storia di psicosi/depressione (tipo l'attentatore del Virginia Tech).
    Quella sui bambini non e' la peggiore che ho letto purtroppo. Qualche tempo fa una repubblicana di cui non ricordo il nome ha sostenuto che bambini e personale scolastico andrebbero addestrati a buttarsi addosso agli attentatori invece di scappare, per ridurre il numero delle vittime :-(

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  10. Ehm ... c'è un altro pianeta in cui vivere?!?

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  11. Ho letto insieme a colin ,è di un'assurDità tale che sembra uno scherzo. Bello il commento di mari da solcare qui sopra!

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    1. Come scrivevo ieri su feisbuc, vivo in due paesi e non so quale mi fa incazzare di più.
      Però secondo me ci sono dei paesi che fanno incazzare di meno. Tu non ti lamenti mai, per esempio. Sono io che sono lamentosa (il che è senz'altro vero), oppure in UK non si sta poi malaccio (per esempio)?

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