venerdì 26 settembre 2014

Cartoline dal paradiso/4. Equinozio leopardiano

La festa dell'equinozio è stata carina, con letture di poesie, disegni collettivi e un teatro delle ombre. Io ho letto una poesia in italiano e la sua traduzione in inglese. La scelta della poesia è stata facilissima, non ho dovuto pensarci neppure un istante. Era la poesia perfetta per questo paesaggio qui (manca la siepe, ma va bene lo stesso)


Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte 
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. 
Ma sedendo e mirando, interminati 
spazi di là da quella, e sovrumani 
silenzi, e profondissima quïete 
io nel pensier mi fingo; ove per poco 
il cor non si spaura. E come il vento 
odo stormir tra queste piante, io quello 
infinito silenzio a questa voce 
vo comparando: e mi sovvien l’eterno, 
e le morte stagioni, e la presente 
e viva, e il suon di lei. Così tra questa 
immensità s’annega il pensier mio: 
e il naufragar m’è dolce in questo mare.


This lonely hill was always dear to me, 
and this hedgerow, which cuts off the view 
of so much of the last horizon. 
But sitting here and gazing, I can see 
beyond, in my mind’s eye, unending spaces, 
and superhuman silences, and depthless calm, 
till what I feel 
is almost fear. And when I hear 
the wind stir in these branches, I begin 
comparing that endless stillness with this noise: 
and the eternal comes to mind, 
and the dead seasons, and the present 
living one, and how it sounds. 
So my mind sinks in this immensity: 
and floundering is sweet in such a sea. 
(translated by Jonathan Galassi)


PS: per chi mi chiedeva foto della festa (impossibili per via del buio), ecco una foto astratta di me che leggo Leopardi alla luce di una torcia, scattata dalla co-residente Avantika Bawa.


37 commenti:

  1. in effetti manca la siepe ma ce ne faremo una ragione: l'infinito lì pare davvero essere tale :)

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  2. la sedia di plastica invece la aborro

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    1. Ma no, dai, è l'unico materiale possibile per una sedia che deve stare esposta a tutti gli elementi. In realtà l'installazione è un muretto che delimita un grande spazio rettangolare in cima alla collina, e si chiama "Bella vista" (l'autore si chiama Martin Schmidt). Tavolo e sedia sono stati aggiunti in seguito perché si è pensato che qualcuno potrebbe aver voglia di mettersi lì a scrivere.

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    2. ma quelle belle panche di legno che stanno perfino in alta montagna parevano brutte?

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    3. Ok, lo propongo! In effetti ce ne sono già un po' in giro per i sentieri.

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  3. La poesia preferita dalla zia che mi ha insegnato ad amare la lettura.
    Ottima scelta, niente da dire!

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  4. ...non è facile, non è proprio facile il mestiere del traduttore ;-)

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  5. Fa strano leggere in un'altra lingua una cosa che in italiano sai a memoria e non hai mai pensato che potesse esistere in altro modo :D

    P.s. hai foto della festa?

    Moz-

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    1. No, ero tutto molto buio (eravamo in mezzo alla campagna, senza elettricità, e i fuochi qui sono proibiti) e odio il flash. Lascio spazio all'immaginazione :-)

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    2. Ahah ok, allora immagino!! :D

      Moz-

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    3. Però guarda, ho aggiunto una fotina tutta buia con la mia mano che stringe il foglio della poesia.

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  6. Scelta azzeccatissima Silvia, e devo dire che anche la traduzione mi è piaciuta moltissimo (bravissimo Galassi, che tra l'altro, se non sbaglio, ha tradotto anche Montale giusto?).
    Ciao.

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  7. Che bella la traduzione Silvia!! Posso copiarla e tirarla fuori per fare bella figura in un'occasione speciale?

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  8. Bellissima in ogni luogo, perfetta per quello reale che tu vivi e sublime per quello mentale, più facile per noi da visitare ;).

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  9. perfetta! E una delle mie poesie preferite :)

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  10. Oggi bighellonando "abroad" in una libreria di un grande centro commerciale (non li amo, ma amo le librerie) mi e' capitato sottomano un testo tradotto in inglese:"L'inferno" di Dante. Pensando al lavoraccio del traduttore mi sono sentita letteralmente mancare!

    L'infinito si percepisce e la quiete non manca. Scelta perfetta!

    Barbara

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    1. La Divina Commedia è stata tradotta tante volte in inglese: è una sfida che ha attirato e continua ad attirare studiosi, traduttori e scrittori.

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  11. Brava Silvia! Una delle più belle poesie che siano state scritte, perfetta per contemplare l'infinita bellezza della natura. Certo che tradurre l'armonia e la musicalità di un verso come "il naufragar m'è dolce in questo mare" deve essere stata un'impresa eroica.

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  12. Idillio... e il tavolo nell'angolo, mi piace. L'umano di plastica discreto. E Leopardi in su la "bella vista" un eroe romantico. (Peccato non possa godere del tuo regalo della traduzione... guardo le parole come si guarda un ideogramma. Niente "mancanza d'ignoranza"). W i traduttori. Giorni fa ho visto una striscia dei peanuts e mi sei venuta in mente... ma questo sistema non consente di allegare foto... perdindirindina. Continua con queste belle boccate d'ossigeno. Grazie

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    1. E pensa che mi sento addirittura ispirata a scrivere... sto concependo un racconto sui puma :-)

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  13. Quanto ce l'hanno fatta odiare a scuola e quanto ci si ritrova a sentirla parte di sé ...

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    1. Io lo amavo appassionatamente anche a scuola... pensa che non sono riusciti a rovinarmi del tutto neppure i Promessi Sposi! Ci hanno sicuramente provato con Dante, ma poi mi sono abbondantemente rifatta all'università.

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  14. Be', direi che è vero, manca solo la siepe...e cosa hanno detto del nostro Leopardi?

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  15. La poesia è molto bella. Lo sai che per andare a visitare a Recanati l'ermo colle bisogna pagare?

    Buona domenica!

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  16. Fantastico... devo proprio inviarti la striscia... guarda caso è sul puma. Coincidenze. Allora penna incandescente.

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    1. Incredibile! Quando si dice il destino. Ora mi metto al lavoro!

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  17. Questa poesia prende tutti i sensi e mozza il fiato per quanto è grandiosa. Io naufrago in questo verso "...io nel pensier mi fingo; ove per poco
    il cor non si spaura. "
    Fingersi nel pensiero: entrare nell'eternità....

    bacioni

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  18. Non potevi scegliere poesia migliore: è bello anche il suono degli ultimi due versi in English:
    So my mind sinks in this immensity:
    and floundering is sweet in such a sea, con l'allitterazione finale della esse dolce.

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