La vecchia Libreria Rizzoli è ormai distrutta (QUI trovate la triste documentazione fotografica). Gli operai degli squali LeFrak hanno demolito tutto, e purtroppo il Save Rizzoli Committee non è riuscito neppure a salvare il meraviglioso soffitto.
Si tratta di un nuovo passo avanti in quella che un editoriale del NYT di qualche mese fa definiva "la tirannia delle scatole di vetro": "West 57th Street [dove si trovava la libreria] è l'epicentro del boom delle lussuose scatole di vetro, a causa del quale gli splendidi vecchi edifici che conferiscono carattere a New York vengono rimpiazzati da anonimi monoliti".
Le scatole di vetro stanno sfregiando anche San Francisco, naturalmente. La domanda sorge spontanea: perché questi "luxury condos" sono così orrendi? Secondo un commento a QUESTO articolo (sulla ventilata demolizione di un palazzo che ospita uno storico locale cittadino per far posto alla solita inguardabile scatola di vetro), "il cattivo design è parte del 'processo'. Tutte le risorse vengono usate per comprare i permessi".
Allora, adesso vi faccio vedere una scatola di vetro. Ne basta una, tanto sono tutte uguali. Questa in particolare sorgerà al 328 di Spring Street, a New York
A me alcuni palazzi di vetro piacciono, ma come al solito dipende dal contesto: se un'area è definita solo da palazzi lineari e moderni, stonerebbe avere un palazzo storico e riccamente decorato. Poi per molti versi è vero che alcuni sono fatti senza alcuna logica architettonica, solo per risparmiare e ovviamente ciò su cui si risparmia sono anche le competenze di bravi architetti, non solo i materiali.
RispondiEliminaBeh, almeno la Rizzoli rimane col suo stile, anche se in un edificio diverso :-)
Qui dei bravi architetti si è perso l'indirizzo.
EliminaMi sono guardata intorno (sono in ufficio, in pausa pranzo): anch’io sono in una scatola di vetro. Versione piccola, appena due piani. Ma resta una scatola di vetro. La sindrome deve aver colpito anche la periferia romana…
RispondiEliminaArgh! Sono dappertutto!
EliminaMeno male! Però ho tanta paura che le scatole di vetro conquisteranno il mondo!
RispondiEliminaHo sempre più voglia di andare a vivere nella campagna islandese.
Eliminadio salvi le librerie
RispondiEliminaalle scatole di vetro ci pensano già i palazzinari senza fantasia
La libreria Rizzoli fa un po' come l'erba che cresce e spunta da sotto il cemento. La natura non la puoi fermare. E la cultura nemmeno
RispondiEliminaMeglio il vetro che il MARMO NERO che fa furore a Murcia! Avevo paura che a Glasgow avessero fatto disastri, invece ci sono ancora tutti gli edifici che mi piacciono ...
RispondiEliminaIl marmo nero? Cos'è, un cimitero?
EliminaE' bello come una libreria riesca a tenere testa ad una scatola di vetro, anche se sembra aver perso la battaglia di certo non ha perso la guerra. A Roma queste scatole sanno facendo grandi passi, purtroppo.
RispondiEliminaAllora sono dappertutto, ahimè. Dal dopoguerra in poi si è proprio persa la capacità di costruire cose belle.
EliminaIn alcuni contesti sono davvero uno sfregio.
RispondiEliminaGioiamo della libreria che riaprirà nel 2015
Sì, concentriamoci sulla buona notizia :-)
EliminaNon mi piacciono i grattacieli!!
RispondiEliminaIn genere neanche a me, però ce ne sono anche di belli. Questi qui però non sono grattacieli, sono proprio scatoloni.
EliminaA me invece i grattacieli piacciono :P Qui però si parla di palazzi che fanno fuori pezzi di storia conservati nei vecchi edifici, e NON MI PIACE.
RispondiEliminaA Torino ha chiuso anche la storica Zanaboni...
Oh, no, che tristezza :-(
EliminaAvevo letto della libreria Rizzoli, questa sì che è una good news e immaginavo/speravo di trovarla da queste parti ;)
RispondiEliminaA Genova non ne abbiamo tanti palazzi di vetro... ma i pochi che ci sono sono tristissimi
RispondiEliminaOh, povera Genova, con tutto quello che le hanno già fatto in periferia.
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