Una bella intervista di Valentina Pigmei a Paula Fox, autrice che da noi meriterebbe di essere più conosciuta.
"Nessuna donna felice ha mai scritto un libro, ha detto una volta una scrittrice americana oggi fortunatamente dimenticata. Prima di incontrare Paula Fox nella sua casa di Brooklyn, dove vive con il terzo marito, pensavo fosse vero. Poi ho visto questa ottantacinquenne bella e spartana muoversi nel suo giardino, nella sua cucina piena di foto-ricordo. E pensare che quando scrive la Fox sembra possedere un bisturi affilato, maestra di quello stile 'chirurgico' tanto amato dagli scrittori delle nuove generazioni, in primis Jonathan Franzen. Unsentimental, dicono i suoi connazionali. Nonostante l’infanzia 'mostruosa', come confessa senza eufemismi, gli abbandoni, i matrimoni sbagliati, oggi Paula sembra contenta della sua vita. A sedici anni ha fatto l’operaia e la cameriera, a venti la reporter nell’Europa del dopoguerra, poi la modella per Harper’s Bazar, la lettrice di soggetti a Hollywood ('mi pagavano 8 $ dollari a sceneggiatura'), la comparsa. 'Tesoro morale e letterario degli Stati Uniti d’America', è stata definita di recente, proprio lei che non è mai stata troppo delicata nel criticare il suo paese, complice forse il sangue materno cubano e spagnolo."
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