Dopo essere tornata al centro medico una seconda volta per controllare, dall’evoluzione della puntura sul braccio, che non avessi la tubercolosi (da quel che ho capito: normale livido = negativo; alone rosso = positivo), ieri ci sono tornata per la terza volta per ritirare gli esiti delle analisi del sangue, documento indispensabile per cominciare le pratiche per la green card, e soprattutto per ottenere, nel giro di circa tre mesi, il permesso di lasciare il paese (il famoso Advance Parole).
Dopo un altro rapidissimo interrogatorio da parte di un’altra infermiera, che questa volta mi chiede se fumo, bevo alcol, caffè o tè, il dottor Li entra nello studiolo, guarda le mie carte e dice con aria preoccupata che c’è un problema. Io, che ormai pensavo di poter andar via tutta contenta con la mia pratica firmata, lo guardo con orrore. Il problema, prosegue il dottor Li, è che non solo non sono risultata immune alla rosolia e al morbillo, ma soprattutto non sono ancora arrivati i risultati del test sulla sifilide. L’appuntamento per il ritiro delle analisi è stato preso “a little aggressively”, aggiunge, descrivendo così, in modo generosamente pittoresco, le mie furibonde insistenze per ricevere al più presto i risultati (e poter così finalmente dare inizio alla benedetta procedura). Non c’è niente da fare, oggi può vaccinarmi per le malattie infantili che non ho avuto da piccola (e che mai più avrei avuto in vita mia, penso io), ma dovrò tornare la settimana prossima per ritirare gli esiti finali, scoprire che non ho la sifilide, e soprattutto andarmene via con tutte le carte da lui compilate e firmate, che confluiranno nel pacchetto di documenti necessari all’avvio della pratica. Il dottor Li è gentile, si scusa quasi per il fatto che le vaccinazioni siano a pagamento, e d’altronde c’è ben poco da fare. Mentre l’infermiera mi punge il braccio, vedo tristemente la data del mio rientro in Italia slittare avanti ancora di qualche giorno.
Questa volta pago solo le vaccinazioni, perché le due visite mediche le avevo già pagate l’altra volta: centosette dollari e settanta centesimi.
Silvia, non preoccuparti se risulterai positiva alla TBC. Noi europei lo siamo qausi tutti perche' ci vaccinano. Preparati quindi ad un'altra spesa per i raggi ai polmoni.
RispondiEliminaSai che sul post che feci per la mia green card usai un'immagine molto simile alla tua?
E' inevitabile che ti vengano in mente i nostri emgranti di secoli fa.
(Nel caso ti interessasse, qui la mia esperienza :
http://secontinuacosilascio.blogspot.com/2009/03/ora-sono-tecnicamente-un-emigrante-dal.html)
Un caro saluto
No, in realtà sono risultata negativa all'esame della TBC. E sono contenta di aver visto il tuo post (stupenda la testa di cavallo nel letto) *dopo* aver ricevuto il risultato, perché sono già qui che piango mentre vedo uscire i dollaroni dal portafogli, ci sarebbe proprio mancato l'incubo dei raggi ai polmoni!
RispondiEliminama nei esami di sangue cercano anche le tracce di thc?
RispondiEliminaNon credo, però se lo fanno non te lo comunicano.
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