martedì 21 agosto 2012

Quote of the day: Junot Díaz


"It is probably her son she misses, or the father. Or our whole country, which you never think of until it's gone, which you never love until you're no longer there."

Junot Díaz, Otravida, otravez

12 commenti:

  1. Un quote autobiografico? :)
    Io per ora sono combattuta tra odi et amo.

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    1. Sì, decisamente autobiografico. E' bello quando trovo qualcosa che mi colpisce così nel libro che sto traducendo. Non mi dispiace del tutto la nostalgia, credo che avessi bisogno di rivalutare un'Italia che secondo me disprezzavo troppo. Peccato che nel mio caso il sentimento dolceamaro si stia decisamente saturando di amarezza nei confronti del paese ospite (che nel mio caso, più che ospite, chiamerei parassita).

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  2. "[...] the slightly gazed eyes of those who go away laughingly on journeys and return only to find themselves coming home from exile" (Vikram Chandra, Red Earth and Pouring Rain).
    Interpretala come vuoi, cara Silvia, come la nostalgia. Fare e disfare paesi, paesi come stati d'animo o stagioni della mente, partire per mai tornare. Tornare, e non essere mai tornati. Incrociare i fusi orari. Amare la terra. Le strade che non si percorrono più. Ricostruire le strade della propria vita. E i paesi - le case del cuore - come nostre inseparabili ombre. Ovunque.

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    1. Ah, Vikram Chandra, tradotto dalla mia cara Anna!
      La nostalgia è un sentimento nuovo per me, non l'avevo mai provato prima, e lo sto osservando, ne raccolgo i frutti, le decisioni che porta, le consapevolezze che genera. Non mi dispiace, in fondo, questa affettuosa malinconia.

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    2. Davvero??
      E' un bel sentimento. A me piace vivere le emozioni, e la nostalgia e' una delle piu' belle, perche' non fa poi cosi' male, e' tenera, parla di te e della tua storia personale e culturale.

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    3. Hai ragione, Lucy, è proprio così.

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  3. Anche a me piace vivere quel sentimento struggente (e a volte inquietante) che è la nostalgia...

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    1. E' vero, a volte è inquietante. Soprattutto quando diventa un inganno della memoria, e ci fa rimpiangere cose che in realtà non abbiamo mai amato.

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  4. mi piace questa frase e poi la faccia di lui, rendono bene insieme. Il Junot ha la faccia un po' a cuore nostalgico.

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  5. La nostalgia per me è diventata un'altra cosa dopo che ho incominciato a perdere alcune persone care, prima mio padre, poi un amico grande grande....Provare nostalgia per una persona che non c'è più e alla quale si è voluto bene, è una storia a sé, una nostalgia diversa. Mi viene da dire, "come si potrebbe farne a meno?" Nella mia esperienza è stata un punto di arrivo, un soffice giaciglio accogliente al quale si arriva dopo avere superato le fasi precedenti della disperazione, delle lacrime, del dolore lancinante. Sulla scrivania ho una fotografia di mio padre che per un certo periodo non ho potuto guardare senza piangere di brutto, lacrime dolorose. Poi un giorno mi sono accorta che la stavo guardando con tenerezza, e che le lacrime erano dolci e sopportabilissime. Ho capito che era nata la nostalgia: tutti i ricordi sono riaffiorati, privi di quegli aculei che facevano tanto male, ed è stato così bello poterli accogliere nuovamente, alla luce nella nostalgia.

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    1. Grazie Marina, non aggiungo niente al tuo bellissimo commento.

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