giovedì 26 settembre 2013

Greed in the City

Oggi, a un isolato da casa mia, succedeva questo:



Come ho già accennato, a San Francisco gli edifici costruiti prima del giugno 1979 sono soggetti al rent control: in poche parole, nel momento in cui l'inquilino firma il contratto, il suo affitto viene bloccato, consentendo solo un adeguamento all'inflazione. La legge si applica solo all'intestatario del contratto: quando lui o lei se ne va, l'appartamento può venire riaffittato a un nuovo prezzo stabilito dal proprietario. È solo grazie al rent control che la città non è ancora abitata completamente ed esclusivamente da ricchi. Ma gli inquilini di San Francisco hanno un nemico: l'Ellis Act. Secondo la legge, anche se il palazzo viene venduto, l'ammontare dell'affitto dei residenti rimane invariato (e il padrone di casa può sfrattare gli inquilini solo se intende occupare l'intero stabile con la propria famiglia), ma l'Ellis Act fornisce una scappatoia: se si converte il palazzo in condo, gli sfratti diventano possibili.
E diventa possibile che una famiglia composta da due ottantenni cinesi e dalla loro figlia disabile vengano sfrattati dall'appartamento in cui vivono da 34 anni. Il Tenants Union e altre associazioni hanno organizzato una protesta, anche se alla fine la famiglia Lee se ne dovrà andare. Dove, non è chiaro. I commenti agli articoli che parlano di questa vicenda, sull'Examiner e sul Chronicle, mi hanno fatto rivoltare lo stomaco. Spero tanto che questa gente si ritrovi sbattuta sul marciapiede a ottant'anni, proprio come sta per succedere ai signori Lee.

Qui sotto vedete la mappa degli sfratti dovuti all'Ellis Act, dal 1997 al 2013. Da The Dark Side of Startup City.



20 commenti:

  1. Ellis Island accoglieva, l'Ellis Act respinge...

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  2. se le inventano tutte pur di trovare escamotage e fare leggi ad personam ( che poi sono per i più ricchi ! )!!

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  3. Che cose tristi quando il dio denaro decide tutto

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  4. I fiori li mettiamo sulla tomba dell'umanità uccisa dai soldi..

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    1. Come scrivevo altrove, questa città è un ottimo case study su come il denaro trasformi le persone in mostri.

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  5. Tristissimo, ci credo che sei incazzata.
    :(
    Mi sa che in USA, specie se ci sono interessi economici forti, purtroppo va così. E i commenti preferisco non leggerli, ché mi fido :/

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  6. e poi danno lezioni di democrazia in giro per il mondo

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  7. Spero anch'io che qualcosa gli si ritorca contro. Interessante anche un articolo di Rebecca Solnit in cui parla di questo nuovo frontierismo che affronta SF e degli autobus superlusso che ogni giorno portano nella Silicon Valley i nuovi lavoratori dotcom, che in città, a conti fatti, dormono e basta, e forse ogni tanto mangiano in uno di quei ristoranti costosi che a quanto pare stanno spuntando come funghi. I Google buses si permettono pure di intralciare le linee cittadine rallentandone le corse, della serie: fate largo ai cittadini di serie A... Ah, i commenti agli articoli... interessante spaccato antropologico... ma dalla patria del capitalismo cosa ci si può aspettare? Mors tua vita mea, no? Se poi sei un ottantenne spiantato vuol dire che nella vita non sei stato abbastanza bravo da guadagnare una palata di soldi, in fondo l'unico scopo dell'esistenza è quello...

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    1. Infatti, se sei povero è colpa tua, arrangiati.
      Conosco bene l'articolo di Solnit, l'ho citato qui. Lei scrive molto sul modo disgustoso in cui sta cambiando questa città.

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  8. Mamma mia, razzismo e fascismo senza ritegno in un paio di quei commenti! Che povertà di spirito, che infinita tristezza!

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    1. Infatti, la notizia era già brutta abbastanza, ma quei commenti sono stati un pugno nello stomaco. E non sono pochi, sono quasi tutti così!

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  9. Spero che i miei figli possano rimanere in Europa ... la sete di denaro ci trasforma in mostri, hai ragione.

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  10. Ma questi come fanno a dormire la notte?

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  11. Anch'io non ho letto i commenti.... Ma un proprietario può sfrattare così di punto in bianco? E con quali motivazioni?

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    1. Se la casa viene venduta e trasformata in condo si può sfrattare da un momento all'altro.

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