- Apriamo con una bella notizia: la Corte d'Appello del Nono Distretto ha rifiutato di ristabilire il Muslim Ban (v. Distopia/18). Il verdetto è stato raggiunto all'unanimità, superando le migliori previsioni che parlavano di una vittoria 2-1. Trump ha subito reagito con un tweet tutto in maiuscolo: "Ci vediamo in tribunale. È in gioco la sicurezza della nostra nazione!" (Su twitter molti hanno commentato che in effetti la sentenza è stata emessa proprio da un tribunale.) Per adesso la nazione gli ha risposto come il bambino qui di fianco. La decisione definitiva spetterà alla Corte Suprema.
Aggiornamento: le ultime notizie dicono che la Casa Bianca non intende portare il caso davanti alla Corte Suprema, e ha promesso un nuovo ordine esecutivo sull'immigrazione che dovrebbe arrivare la settimana prossima.
- Ed eccone un'altra: grazie a tutte le donazioni che ha ricevuto e continua a ricevere, l'ACLU si espanderà e assumerà 100 nuove persone.
- Rafforzata la scorta dei giudici coinvolti nel caso, che hanno ricevuto pesanti minacce di morte.
- Steve Bannon cita Julius Evola tra i suoi "intellettuali" di riferimento.
- ll consigliere per la Sicurezza Nazionale, il filorusso Michael Flynn, è al centro della bufera: giovedì sera il Washington Post ha pubblicato un articolo in cui si rivela che Flynn ha discusso in privato le sanzioni americane contro la Russia con l'ambasciatore russo un mese prima dell'insediamento di Trump: i democratici chiedono le immediate dimissioni di Flynn.
- Intermezzo personale: ieri sera sono stata all'inaugurazione di una galleria d'arte, dove quasi tutti i presenti, perlopiù artisti, parlavano di quello che stavano facendo per opporsi a questo governo. Qualcuno segnalava un nuovo sito, 5 Calls, che rende molto facile telefonare ai politici per esprimere la propria protesta (cosa diffusissima negli Usa): il sito ti trova chi chiamare, ti fornisce il numero e il testo da leggere (comodo per chi odia telefonare). Un'avvocata ci diceva che a Los Angeles sono cominciati i raid dell'ICE per espellere gli immigrati clandestini, e moltissimi avvocati come lei stanno seguendo corsi per specializzarsi nella legge sull'immigrazione, in modo da poter lavorare pro bono per aiutare le persone arrestate. La sensazione è quella di una rabbia profonda che viene sfruttata come carburante per agire. E funziona. C'è un grande fermento, la gente vuole partecipare, essere attiva, perché è questo che permette di andare avanti e non deprimersi. Questo orribile momento ha generato un attivismo e un'atmosfera di unità fra i liberal come non si vedeva (mi dicono) dai tempi del Vietnam.
- A proposito: la prima visita di Betsy DeVos a una scuola pubblica (la prima della sua vita) non è andata bene: i dimostranti le hanno impedito di entrare e l'hanno costretta ad andarsene.
Aggiornamento: le ultime notizie dicono che la Casa Bianca non intende portare il caso davanti alla Corte Suprema, e ha promesso un nuovo ordine esecutivo sull'immigrazione che dovrebbe arrivare la settimana prossima.
- Ed eccone un'altra: grazie a tutte le donazioni che ha ricevuto e continua a ricevere, l'ACLU si espanderà e assumerà 100 nuove persone.
- Rafforzata la scorta dei giudici coinvolti nel caso, che hanno ricevuto pesanti minacce di morte.
- Steve Bannon cita Julius Evola tra i suoi "intellettuali" di riferimento.
- ll consigliere per la Sicurezza Nazionale, il filorusso Michael Flynn, è al centro della bufera: giovedì sera il Washington Post ha pubblicato un articolo in cui si rivela che Flynn ha discusso in privato le sanzioni americane contro la Russia con l'ambasciatore russo un mese prima dell'insediamento di Trump: i democratici chiedono le immediate dimissioni di Flynn.
- Intermezzo personale: ieri sera sono stata all'inaugurazione di una galleria d'arte, dove quasi tutti i presenti, perlopiù artisti, parlavano di quello che stavano facendo per opporsi a questo governo. Qualcuno segnalava un nuovo sito, 5 Calls, che rende molto facile telefonare ai politici per esprimere la propria protesta (cosa diffusissima negli Usa): il sito ti trova chi chiamare, ti fornisce il numero e il testo da leggere (comodo per chi odia telefonare). Un'avvocata ci diceva che a Los Angeles sono cominciati i raid dell'ICE per espellere gli immigrati clandestini, e moltissimi avvocati come lei stanno seguendo corsi per specializzarsi nella legge sull'immigrazione, in modo da poter lavorare pro bono per aiutare le persone arrestate. La sensazione è quella di una rabbia profonda che viene sfruttata come carburante per agire. E funziona. C'è un grande fermento, la gente vuole partecipare, essere attiva, perché è questo che permette di andare avanti e non deprimersi. Questo orribile momento ha generato un attivismo e un'atmosfera di unità fra i liberal come non si vedeva (mi dicono) dai tempi del Vietnam.
- A proposito: la prima visita di Betsy DeVos a una scuola pubblica (la prima della sua vita) non è andata bene: i dimostranti le hanno impedito di entrare e l'hanno costretta ad andarsene.
Evvai!!
RispondiEliminaLa distopia pare rischiararsi!
RispondiEliminaCi sono giornate che iniziano bene
RispondiEliminaOttima notizia.
RispondiEliminaUn mio conoscente ha opportunamente ricordato che il contrario di amore non è odio, ma paura. Dobbiamo resistere contro una politica - quella di Trump ma non solo - fondata sulla paura che genera muri, diffidenza e odio. La scuola, gli educatori in genere e l'informazione hanno responsabilità enormi.
RispondiEliminaUna boccata d'aria!
RispondiEliminaPer fortuna ogni tanto arriva!
EliminaEcco finalmente qualcosa di buono!!!
RispondiEliminaContinuo a pensare che sia stata una mossa calcolata per mostrare a tutti di avere polso, in un certo senso...
RispondiEliminaMoz-
Un po' di luce in fondo al tunnel :-)
RispondiEliminaSegnalo un racconto interessante:
RispondiEliminahttp://www.slate.com/articles/news_and_politics/fiction/2017/02/jeff_vandermeer_s_trump_land_a_new_story_in_the_trump_story_project.html
Finalmente ho avuto tempo di leggerlo. Come tutti i racconti distopici, di questi tempi, sembra spaventosamente possibile.
EliminaEvviva l'attivismo civile statunitense! In Italia non ricordo di averlo mai visto, né mi è mai stato raccontato... bisogna risalire ai tempi dell'antifascismo per sentirne l'eco.
RispondiEliminaSì, l'attivismo civile è una delle cose che preferisco di questo paese (e non sono tante...).
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