giovedì 15 settembre 2011

"Fai 'sta cazzo di nanna": il bestseller per l'infanzia sta per arrivare in Italia


Eccolo qui! Al ritorno dalla mia breve gita a Yosemite (di cui parlerò domani, nel primo di un paio di post dedicati ai pro e ai contro di un soggiorno in un grande parco nazionale americano), ho trovato una segnalazione di un collega traduttore (il bravissimo Daniele Petruccioli, autore fra l'altro della geniale traduzione di un libro apparentemente intraducibile, Ella Minnow Pea, di Mark Dunn,  uscito in italiano per Voland con il titolo Lettere. Fiaba epistolare in lipogrammi progressivi).
Insomma, appena pochi giorni dopo aver pubblicato il post su Go the Fuck to Sleep, scopro che il libro sta davvero per uscire in Italia, pubblicato da Mondadori e tradotto da Edoardo Brugnatelli.

C'è anche un gruppo su facebook, dove si possono trovare in anteprima alcune delle rime tradotte.

[Aggiornamento: questo è il link alla versione PDF del libro, così potete guardarvelo ben bene]
Per terra russa il pangolino gigante
Mentre io sono ormai uno zombie ambulante.
’Fanculo! ti porto ’sto cazzo di latte!
Dormire non dormi, e chi se ne sbatte?
Dormono i fiori, i monti ed i prati
Dormono e fanno sogni beati.
Basta menate, subito a nanna
Sennò quel fallito del babbo ti azzanna.
Con la mamma il tigrotto ronfa beato.
Regna il silenzio su tutto il creato.
Tu e il tuo orsacchiotto fate bene attenzione!
Nanne subito, cazzo, o divento un leone.
I semini nei campi dormono sodo
Io intanto son qui che bestemmio e mi rodo.
Tesorino mio bello, stop! poche palle!
È l’ora di fare le nanne, e tu falle!
Il libro sembra proprio destinato a piacere anche ai genitori italiani, insomma...

18 commenti:

  1. Secondo me può avere successo...domani faccio una breve indagine con il disperato del mio commento al post precedente.

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  2. Il punto è proprio questo: di genitori disperati che non chiudono occhio ce n'è un'infinità, e questo librino permette loro di sfogare la frustrazione in modo innocuo e divertente. Vedrai che sarà un successone!

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  3. ...pero' letto in inglese sembra meno volgare.

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  4. Hai ragione. Almeno così suona al mio orecchio italiano. Farò un sondaggio fra i miei amici neo-genitori americani!

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  5. Pensandoci meglio, però, ho l'impressione che in inglese sembri meno volgare perché l'inglese non è la nostra prima lingua, e così un insulto ci suona necessariamente meno volgare perché rimanse sempre un po' staccato dalla nostra storia e dalla nostra esperienza. Procederò con l'indagine...

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  6. Ci sarai il 5 ottobre alla City lights per la lettura?
    Sono curiosa di scoprire se mi suona volgare...per ora mi fa morire dal ridere!

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  7. Noo! Parto il 4 per l'Italia! Che peccato, non sapevo che lo leggessero a City Lights. Se ci vai, fammi sapere!

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  8. non ne ho mai sentito parlare, grazie per la segnalazione! il titolo fa ridere in effetti, ma per quel poco che leggo, a me non mi piace. per quanto possa sfinirmi, non riesco nemmeno a immaginare di pensare delle cose cosi' sul mio ragazzino di 9 mesi.

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  9. Eh, in effetti il rischio è che venga considerato offensivo. Chissà se è davvero perché in italiano suona più volgare, tu cosa ne dici?

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  10. A me fa ridere un sacco:) E non lo trovo offensivo, è un modo per sdrammatizzare il momentaccio della nanna in cui, diciamocelo, gran parte dei genitori perde la pazienza. La sera siam tutti cotti, e i pargoletti succhiano energie, ciò non toglie che li si adori, ma riderci su in modo un po' fuori dagli schemi è tutta salute. Almeno per me:) Come ho già avuto modo di dire, io lo regalerò alle amiche mamme, e so che ci rideranno sopra pure loro.

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  11. silvia: non lo so, ci sto pensando. il fatto e' che proprio non mi piace. cioe' l'idea in se' si', ma tutto il testo cosi' mi sembra proprio forzato. ma sono piu' un tipo da freddure io...

    giusy: (forse) sono diventata ipersensibile con la maternita', figurati che mi disturba anche il classico 'lo butterei dalla finestra'. sono irrecuperabile.

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  12. Grazie! A me più che il testo in sé interessa osservare la reazione dei genitori, se è diversa tra qui (dove, appunto, è stato un bestseller inaspettato) e l'Italia (dove invece verrà lanciato come il nuovo bestseller di quei simpaticoni degli americani). Lo trovo affascinante da un punto di vista, come dire, sociologico, perché anche qui non avrei mai detto che avrebbe avuto successo (e all'inizio anche l'autore era titubante), e invece...
    (E naturalmente può anche darsi che non ti piaccia il testo che è venuto fuori in italiano, mentre magari quello in inglese non ti avrebbe altrettanto disturbata.)

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  13. sai che davvero, pensando alle persone che conosco qui, mi vengono in mente un sacco di uomini a cui farebbe ridere, ma forse solo una donna? infatti non l'ho mai visto in giro ai vari baby shower. forse quaggiu' in texas siamo meno autoironici.

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  14. Anche sulla pagina fb vedo reazioni contrastanti, e naturalmente le controversie faranno piacere all'editore. Ma quelle reazioni, insieme al tuo commento sul Texas, mi fanno capire che non si tratta solo di una questione linguistica. Alcuni lo adorano e altri lo detestano, insomma. Come dicevo, questo farà senz'altro piacere all'editore!

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  15. Magari si divertono a sfogliarlo in libreria ma dubito saranno in molti a comprarlo...

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  16. E' stato un successo o no? Sono curiosa.

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    1. Negli Usa sì, in Italia non lo so. Secondo me molto meno.

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