venerdì 16 marzo 2012

Un giardino verticale a San Francisco/2

Visto che in questi giorni qualcuno è arrivato sul blog cercando la frase "botanico francese dai capelli verdi", colgo l'occasione per pubblicare la seconda parte del post sul giardino verticale creato da Patrick Blanc (quello con i capelli verdi, appunto) sui muri della Drew School di Pacific Heights.

L'avevo visto allo stadio iniziale, con qualche ciuffetto verde che spuntava dalla copertura dei muri, e qualche giorno fa sono andata a rivederlo. Dopo quasi un anno, ecco com'è diventato.




21 commenti:

  1. A me piacciono molto questi orti botanici verdi francesi, tanto che se avessi una casa ci penserei anch'io. Siccome però ho anche un po' il senso dell'orrido, poi mi chiedo quanti e quali animali possano farsi la tana là dentro, in mezzo a tutti quei rigogliosi ciuffi, e mi passa la fantasia!

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  2. I giardini verticali mi piacciono un sacco perchè dimostrano la forza della natura che non si arrende nemmeno alla forza di gravità.

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    1. Oh, e poi hanno un sacco di vantaggi pratici, per esempio migliorano l’isolamento termico degli edifici e catturano le polveri sottili.

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  3. Molto interessante. Mi sono sempre piaciuti i muri ricoperti d'edera, non sapevo che qualcuno l'avesse trasformato in arte :)

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    1. Vero? Anche a me sono sempre piaciuti (lucertoline a parte). Riescono a rendere bello anche il più orrido muro di cemento.

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  4. Ma è bellissimo. A San Francisco c'ho lasciato il cuore...

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  5. Ah pero'! Ma non gli entrano strani animaletti dalle finestre? (cmq mi immagino che il "botanico francese dai capelli verdi" abiti proprio li!)

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    1. Gli animaletti preoccupano, lo so, ma secondo me si sopportano.
      No, il botanico non abita lì, quella è una scuola (una scuola ricca, ovviamente).
      E come mi scriveva Licia nei commenti all'altro post, un giardino verticale c'è (c'era? sembra che fosse un progetto temporaneo) anche a Milano, in Porta Ticinese. Una foto qui.

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  6. E l'edificio Caixa a Madrid? :)
    http://www.blogonlyapartments.com/wp_images/caixaforum-madrid.jpg

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    1. Sì, l'avevo messo nel primo post in cui parlavo di Blanc, insieme al Musée du quai Branly di Parigi. Quello di Madrid è stato il primo giardino verticale che ho visto, me lo sono trovata davanti per caso e sono rimasta sbalordita!

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    2. Trovato! Mi ero persa anche la foto di Blanc :))

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  7. Bellissimo! :-)

    Io sapevo degli orti verticali in terrazza, per chi non ha spazio, come questo:

    http://faremilano.files.wordpress.com/2011/05/03.jpg

    e c'è pure chi fa l'orto in bottiglia:

    http://blogeko.iljournal.it/wp-content/uploads/2012/02/orto-verticale-nelle-bottiglie.jpg

    Che bello anche l'edificio di Madrid!

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    1. Grazie, Rose! Gli orti verticali sono una perfetta applicazione dei giardini verticali, non ci avevo pensato. E gli orti in bottiglia sono fantastici!

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  8. Uno spettacolo, andrebbero usati parecchio in italia per sistemare palazzi orribili

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    1. Vista l'abbondanze di palazzi orribili, bisognerebbe trasformare le città in giungle!

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  9. Perdona la mancanza di poesia ma...sai quanti insetti ti ritrovi in casa in estate?!

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    1. Cavolo, il numero di ammonimenti sugli insetti comincia a farsi importante. E proprio ieri ho scoperto che da queste parti ci sono le (orrore! orrore!)... vedove nere! Io credevo che stessero solo nella giungla, tipo le tarantole, invece no, ci sono anche qui, pungono e iniettano delle terrificanti neurotossine. Vabbè, forse mi avete convimta, mi sa che il muro vegetale è bello da guardare sulle case altrui.

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    2. In passato ho trascorso molte estati in una casa in mezzo al verde e con diverse piante che percorrevano gran parte della facciata. Vi assicuro che non ho mai notato la presenza di molti insetti e solo una volta ho trovato un geco che riposava sulla parete interna.
      Nel dubbio, se ci si fa accompagnare da un gatto il problema è risolto! Certo, a meno che non vi porti in regalo le sue prede...

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    3. Finalmente qualcuno che smentisce l'assalto degli insetti! Però il gatto che ti porta in casa la preda morta no, non ce la potrei mai fare (uno dei motivi per cui, come dicono qui, sono decisamente una "dog person").

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