Per chi non lo conoscesse, il giardino verticale è una parete coltivata, con piante che vengono fatte radicare tra due strati di materiale fibroso in cui scorre l'impianto di irrigazione (per chi volesse saperne di più, qui c'è il sito di Blanc). I vantaggi, oltre a quello estetico (perché i giardini verticali sono stupendi), sono un miglioramento dell’isolamento termico degli edifici (si evita l’irraggiamento diretto sulla parete, che non si scalda e non trasmette il calore all’interno) e la cattura delle polveri sottili.
CaixaForum di Madrid |
Tra gli inteventi più famosi di Blanc ci sono quello del CaixaForum di Madrid (una parete alta 24 metri, ampia 460 m², sulla quale crescono 15000 piante di 250 specie diverse) e del Musée du quai Branly di Parigi (sul quale Blanc ha realizzato un muro vegetale di 800 metri quadri con piante provenienti da Giappone, Cina, Europa e Stati Uniti).
Musée du quai Branly, Parigi |
Patrick Blanc ha da poco installato uno dei suoi giardini (una collezione di piante native della California) sul muro di una scuola di San Francisco, la Drew School di Pacific Heights. Sono andata a dare un'occhiata, e ho potuto vedere un'opera di Blanc ancora "in fase di crescita". Ma la primavera è arrivata, e presto la parete sarà tutta verde. Quelle che vedete sotto sono le foto che ho scattato alla Drew School. Ci tornerò fra un mesetto, per vedere il giardino in tutto il suo splendore.
Bello! Devo passarci.
RispondiEliminaIncredibile ma vero, c’è un giardino verticale anche a Milano, in corso di Porta Ticinese. Cercando una foto ho trovato il comunicato del Comune di Milano dove ho scoperto che è una struttura temporanea: forse già il prossimo anno verrà smantellato. Peccato, perché trovarselo davanti per la prima volta nel grigiore di Milano, come era capitato a me tempo fa, è veramente una sorpresa molto piacevole.
RispondiEliminaMa come, smantellato? Fammi capire: lo costruiscono (e non credo che costi poco), lo fanno un po' vedere ("guardate come può diventare carina perfino Milano") e poi lo distruggono? Allora, io domani ho intenzione di pubblicare un post su quello che secondo me è un genio, Carlo Maria Cipolla, l'autore della famosa Teoria della Stupidità. Ecco un'ulteriore conferma, semmai ne avessi avuto bisogno, della triste verità che Cipolla ha saputo esprimere così bene.
RispondiEliminaQuante informazioni su questo fenomeno che adoro! Poi vederlo addirittura nascere e crescere deve essere ancora più emozionante che vederlo solo nel massimo del suo splendore. E grazie anche per aver dato un nome a quello che ho visto a Madrid :)
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