mercoledì 18 gennaio 2012



Have a look at the animated GIF about SOPA on The Oatmeal website.

More info here.

Per la versione italiana del comunicato: Wikipedia Italia

E poi scusate, ma che cacchio di nomi sono, SOPA e PIPA? 


19 commenti:

  1. Anch'io ho avuto la stessa reazione per i nomi!!!
    A proposito, li ho solo visti scritti: come li leggono da quelle parti?

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    1. Secondo mio marito si pronunciano nello stesso modo, ma su PIPA non è sicurissimo perché, dice, anche lui li ha sempre visti solo scritti. Potenza dell'inglese: neppure i madrelingua sono sicuri di come si pronuncia una parola!

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    2. :-D
      A proposito di pronuncia, ho sentito un servizio della CNN in cui il famigerato comandante della Concordia era diventato "scetìno" e l'isola del Giglio qualcosa tipo /'ʒig lio/.

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    3. Scetìno come bruscetta, insomma! Per insegnare ai miei studenti che in italiano c+h=k sto persino ricorrendo al linguaggi degli sms, mannaggia!

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  2. ahaha stupendo oatmeal.

    Speriamo la protesta funzioni

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    1. Purtroppo facebook e twitter non hanno aderito, quindi si parla già di insuccesso della protesta.

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  3. Pensavo che fosse una crociata contro la zuppa :D

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  4. almeno nel comunicato italiano non insistono con PIPA e la SOPA. è un gusto tutto anglosassone per gli acronimi :)
    Langue&Parole

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    1. Sì, anche perché da loro SOPA e PIPA - malgrado suonino comunque un po' ridicoli - non sono imbarazzanti come in italiano!

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  5. Stop Online Piracy Act (SOPA), i.e. House Bill 3261 or H.R. 3261.

    The PROTECT IP Act (Preventing Real Online Threats to Economic Creativity and Theft of Intellectual Property Act of 2011 or PIPA), i.e. Senate Bill 968 or S. 968.

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  6. purtroppo non ho avuto modo di leggermi esattamente cosa dicono questi Act (non protesto contro qualcosa che non conosco per filo e per segno), pero' mi sembra una cosa abbastanza grande, possibile si siano ammattiti cosi' tanto da proporre leggi che censurano deliberatamente quello che il governo vuole?

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    1. E' un bello scontro. Murdoch e Hollywood, i principali sostenitori di questa legge, non sono proprio due piccoli calibri.

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    2. Questo articolo dell'Huffington Post lo spiega piuttosto bene:
      http://www.huffingtonpost.com/2012/01/18/sopa-obama-donors-hollywood-silicon-valley_n_1213159.html?ncid=edlinkusaolp00000009

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    3. beh perché no? in un paese "normale" anzi sarebbe quella la chiave della democrazia. noi siamo abituati all'italia, dove quando sei in un partito devi per forza ripetere a pappagallo quello che il "capo" dice.
      comunque questa è soprattutto una guerra economica tra majors.

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    4. Sì, ma ci andrebbero di mezzo anche i "minors". Guarda cosa dice qui Il Disinformatico (http://attivissimo.blogspot.com/)
      "(...) secondo il parere di molti tecnici, queste leggi – concepite per contrastare la pirateria audiovisiva – sarebbero in realtà del tutto inefficaci e avrebbero invece effetti collaterali devastanti sulla libera circolazione del sapere e delle idee.
      Non è un problema che riguarda solo gli Stati Uniti, perché gli effetti di queste leggi si sentirebbero in tutto il pianeta. Già adesso un cittadino britannico, Richard O'Dwyer, "rischia l'estradizione negli USA per aver commesso presunte violazioni del diritto d'autore USA, nonostante viva nel Regno Unito e tutto quello che ha fatto sia avvenuto su server situati nel Regno Unito", come segnala Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia. Una casa cinematografica USA avrebbe il potere di far chiudere o togliere dai motori di ricerca qualunque sito accusato di ospitare qualunque contenuto che (a giudizio della casa cinematografica stessa) viola il diritto d'autore. Secondo BoingBoing, per finire oscurati sarebbe sufficiente linkare un qualunque sito accusato di violazione del copyright. In altre parole, la semplice menzione dell'esistenza di Isohunt.com che state leggendo in questo momento comporterebbe il blackout forzato del Disinformatico.
      Non si tratta di una protesta in difesa della pirateria, ma di richiesta di combattere la pirateria usando metodi che funzionano invece di provvedimenti dettati dal panico e dall'incompetenza tecnica. Matt Mullenweg, cofondatore di WordPress, lo dice chiaro e tondo: “gli autori di queste leggi sembrano non capire veramente come funziona Internet. La definizione di sito domestico rispetto a sito estero dimostra una deplorevole mancanza di comprensione del modo in cui si usano i domini e del modo in cui si muove il traffico su Internet.” Mancanza di comprensione talmente alta che persino l'estensore di SOPA, il membro del Congresso USA Lamar Smith, viola il copyright sul suo stesso sito, che con SOPA verrebbe quindi oscurato.(...)
      Per quel che mi riguarda, la scelta è semplice: non è accettabile che si reprima un diritto fondamentale di tutti per salvaguardare il diritto di pochi. Se mi si costringe (senza motivo) a scegliere fra libertà d'espressione e tutela di Twilight, non faccio fatica a scegliere la prima. E lo dico come autore e creatore di contenuti. Tutto quello che si chiede al legislatore è di ascoltare le idee degli esperti invece dei piagnistei dei magnati di Hollywood. Perché è solo ai big del copyright che SOPA e PIPA danno un vantaggio: i pesci piccoli, i musicisti emergenti, gli artisti che vogliono crescere restano comunque, all'atto pratico, privi di qualunque tutela, perché non possono pagarsi eserciti di avvocati."

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  7. Concordo, peccato non sia stato a quanto pare uno sciopero ben riuscito.
    In cambio ci abbiamo guadagnato la chiusura del sito Megaupload (che contiene anche Megavideo) da parte dell'FBI. Tragedia!

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    1. Infatti, come ho scritto anche a Giacomo, Obama doveva pur concedere qualcosa a Hollywood, in cambio del suo mancato appoggio a SOPA/PIPA...
      Sulla riuscita dello sciopero, ognuno dice la sua. Certo, la mancata partecipazione di alcuni big si è fatta sentire, anche se il signorino Zuckerberg, bontà sua, ieri ha dichiarato in extremis di appoggiare lo sciopero.
      Però il nostro amico Oatmeal era al settimo cielo:
      http://theoatmeal.com/blog/sopa_results

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    2. Ehi, a quanto pare sta funzionando!
      http://boingboing.net/2012/01/19/how-the-internet-blackout-affe.html

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