Il viaggio è stato lungo, come sempre, ma avevo una storia meravigliosa a tenermi compagnia. La storia di Patti e Robert.
"It
was the summer Coltrane died. The summer of Crystal Ship. Flower
children raised their empty arms and China exploded the H-bomb. Jimmy
Hendrix set his guitar in flames in Monterey. AM radio played Old Billy
Joe. There were riots in Newark, Milwaukee, and Detroit. It was the
summer of Elvira Madigan, the summer of love. And in this shifting,
inhospitable atmosphere, a chance encounter changed the course of my
life.
It was the summer I met Robert Mapplethorpe."
"There are many stories I could yet write about Robert, about us. But
this is the story I have told. It is the one he wished me to tell and I
have kept my promise. We were as Hansel and Gretel and we ventured out
into the black forest of the world. There were temptations and witches
and demons we never dreamed of and there was splendour we only partially
imagined. No one could speak for these two young people nor tell with
any truth of their days and nights together. Only Robert and I could
tell it. Our story, as he called it. And, having gone, he left the task
to me to tell it to you."
Lo sai che per un attimo, aprendo la pagina, avevo pensato che la ragazza nella prima foto fossi tu? :)
RispondiEliminaAdoro lo stile di Patti: sensibile, intimo, ma allo stesso tempo reale e concreto.
Eh, magari!! Non è neanche la prima volta che me lo dicono: una volta un amico, vedendo questa foto che avevo messo su fb, mi ha scritto: "per un attimo ho pensato che fossi tu con Burroughs." Sigh!
EliminaBellezza! Praticamente gli anni in cui successe tutto, quelli in cui avrei tanto voluto vivere.
RispondiEliminaE la loro amicizia/sodalizio è davvero straordinaria! Ma insomma, Patti li ha conosciuti proprio tutti tutti, eh?!
Sì, tutti tutti. Jimi Hendrix, Janis Joplin, Bourroghs, Gregory Corso, una storia con Sam Shepard... come ho scritto su fb, non capisco perché non sono nata Patti Smith.
EliminaLibro meraviglioso!
RispondiEliminaNon mi crederai ma ieri ho letto una recensione ungherese del libro (appena uscito in ungherese), e fresca di voglia di leggerlo ho postato una delle foto che li ritrae insieme come immagine di copertina di Fb. L'ho tolta due ore dopo perché non è piaciuta a nessuno e ho pensato di aver comunicato un'idea sbagliata con quella foto. L'ho sostituita con una bellissima immagine di un uccello (non mi chiedere la razza perché l'ornitologia non fa parte dei miei punti di forza), proprio in tuo onore:-)
RispondiEliminaMa come, non è piaciuta a nessuno? Sono foto bellissime!
EliminaE comunque è bellissimo anche l'uccello: è un martin pescatore. :-)
Magari, Andrea, l'avevi postata semplicemente in un orario di poco traffico:)
EliminaLo sai, Silvia, che questo libro è nella mia wish list da tanto?
Giusi, DEVI leggerlo! Ti piacerà tantissimo!
EliminaLo farò!:D
Eliminaè da un po' che vorrei leggere questo libro, e ora non può che scalare rapidamente la lista d'attesa... Anch'io ho spesso la sensazione di essere nata nel decennio sbagliato :-( Così mi consolo con le letture e la musica, che sono diventate una sorta di viaggio nel tempo. Anyway, ma qui parte il concorso separated at birth...
RispondiEliminaSmaltito il jet lag, fatti viva!!!
Senza indugio! Ti scrivo.
EliminaBello attraversare oceani e paesi con un libro che ti porta in un altro tempo, in un altro mondo. Chissà se esiste in traduzione italiana e chissà se c'è una traduttrice disposta a tradurlo :-)
RispondiEliminaEsiste, sono andata a vedere. Stesso titolo, Feltrinelli, traduzione di Alessandro Mari. Troppo tardi per me! :-)
EliminaQuanta dolcezza. Al momento non credo avrei la forza di leggerlo, finirei per piangere a fiumi!
RispondiEliminaEh, sì, io sono riuscita a piangere persino all'aeroporto di Londra durante un'attesa di quattro ore dopo un volo di undici!
EliminaHai tutta la mia ammirazione!
RispondiEliminaUn giorno a Berlino tornavo in bicicletta e ho visto questo museo alla mia sinistra, c'era una mostra di Mapplethorpe e ho deciso di fermarmi, è stata una visita improvvisata e molto bella, in una vecchia scuola, mi ricordo che questo libro era appena uscito, o almeno così mi sembra. Mapplethorpe lo avevo visto anche a Torino, in un posto sul Valentino.E' l'unico artista che ho visto due volte ora che ci penso. Sono una sua fan!
RispondiEliminaAnch'io lo avevo visto a Torino, credo... era quella mostra con la stanza vietata ai minori?
EliminaFirst of all, Bentornata, Silvia! Che magnifica storia che non conoscevo. Voglio prendere il libro, subito!!!!
RispondiEliminaA presto!!
Il libro ti piacerà tantissimo, Titti, ne sono sicura.
EliminaA presto!
Lo prendero' su Kindle.. (dovresti ricevere un "taglio" per l'incremento vendite del libro...;)
RispondiEliminaLa lettera e' davvero incredibile.
Eh, lo so, dovrei prenderne tanti, di "tagli"... :-)
EliminaOooh. Quanto amore. Quante emozioni in questo post. E bentornata a casa!
RispondiEliminaciao Silvia, non so bene se casa tua sia Milano, lo presumevo solo, dato che avevi apprezzato un commento in favore della città. vorrei mandarti questo link a un video che la ritrae in maniera molto poetica. su twitter credo tu non ci sia, allora ti "spammo" qui: http://vimeo.com/33976434, ne ho parlato anche sul blog perché è troppo bello!
RispondiEliminaal di là di ciò, ora che lavoro meno e ho più tempo per leggere e curiosare sui blog di chi mi viene a trovare, mi sono andata a vedere quello sul tuo lavoro. ma tu.. ma tu... ma tu sei una donna ganzissima! ma traduci tutta gente scandalosamente PHIGA, tipo Nathan Englander e Zadie Smith sulla quale io perbacco ho scritto la mia tesi! riprendo fiato, e mi inchino ai tuoi piedi: complimenti, donna!
Come ti ho scritto anche sul blog, questo video su Milano è davvero molto carino, grazie! (Meno mano che non mi hai linkato l'altro!)
EliminaGrazie dei complimenti, e perbacco, come si intitolava la tua tesi sulla Zadie?
La tesi sulla Zadie era sul concetto di identita' ibride che sviluppava nei personaggi di Denti Bianchi. E' soprattutto lavoro di analisi del personaggio. E ora, sette anni dopo, mi trovo a essere io "l'emigrata" e a pensare che dovrei pure io adottare un'identita' fluida, per evitare lo sfaldamento in tanti pezzettini. secondo me e' una donna saggia, lei.
Eliminacom'e' il libro nuovo? e cosa hai pensato di On Beauty? io all'epoca ero rimasta delusa, ma magari dovrei dargli un'altra chance (sono una rilettrice accanita.)
Uhm, identità fluida... la mia mi sembrava più fluida prima di emigrare, adesso mi si sta pietrificando!
EliminaOn Beauty, come dicono tutti, è meglio di The Autograph Man. Il nuovo libro è diverso da tutti gli altri. Sono curiosa di sapere cosa ne penserai!
L'avevo letto appena uscito in Italia, libro bellissimo, per i contenuti, per l'indicibile bellezza dei protagonisti e per la scrittura. Patti Smith l'ho rivista in concerto quest'estate e continuo a pensare che sia una donna speciale e straordinaria.
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