Foto da Wired |
Di questo progetto avevo già parlato QUI, quando sul New Yorker era comparso un articolo che parlava di Strange Skies, il documentario di viaggio per piante girato in Italia da Jonathon Keats.
Il documentario è stato in seguito arricchito da una splendida colonna sonora composta da Theresa Wong, che l'ha eseguita dal vivo durante una proiezione al Berkeley Art Museum.
Quella volta non c'ero, ma l'altra sera ho finalmente potuto assistere, insieme a un pubblico di esseri umani e piante, a una proiezione di Strange Skies accompagnato da Xenoglossia, il brano scritto da Theresa per accompagnarlo. La serata si è svolta alla Royce Gallery, nell'ambito di un programma di musica da camera d'avanguardia organizzato dalla compositrice/performer Pamela Z.
Purtroppo avevo dimenticato a casa la macchina fotografica, e così non posso offrirvi nessuna immagine della serata. Però posso mostrarvi Strange Skies, e anche farvi sentire Xenoglossia.
Ti confesso che non ho capito tutto del progetto, però la proiezione e la musica insieme producono un profonda suggestione. Mi sono sopresa a guardare con nuovo interesse le piante sul davanzale della mia finestra, sullo sfondo di un grigio, ma non immobile, cielo bruxellese.
RispondiEliminaQualche anno fa ha anche aperto un cinema porno per piante, e più di recente anche un ristorante fotosintetico.
EliminaAh, pian piano sto capendo cosa fa l'husband! La curiosità cresce... ma anche 'sta volta non posso vedere e sentire subito ciò che hai postato (ma tornerò!)
RispondiEliminaNon l'ho ancora capito bene neanch'io!
EliminaNice to meet your husband. Che creatività! Baci e buona domenica
RispondiEliminaIl video mi ha fatto pensare alla scuola di Barbizon, dove studiavano il divenire del cielo e di altri elementi naturali, per riprodurli fedelmente sulle tele.
RispondiEliminaQui lo scopo è diverso e, come sempre, al limite del surreale. Jon è da sballo, anche se mi è capitato di chiedermi come se la cava coi problemi pratici della vita quotidiana. :-)
Mah, tutto sommato niente male (a parte l'ordine)... me la cavo molto peggio io!
EliminaAlmeno uno nella coppia dovrebbe avere spirito pratico e avrei detto che fossi tu. :-)
RispondiEliminaSigh. Prova a mescolare in parti uguali pigrizia + incapacità di prendere decisioni. Il risultato, ahimè, non è lo spirito pratico.
EliminaPerò dai prova di grande disciplina, con tutte quelle ore seduta a tradurre libri. Ě il lavoro che hai scelto e lo assolvi con perizia e puntualità, ne sono certa.
EliminaGrazie Rose, sì, sul lavoro sono precisa e puntualissima. Si vede che poi non mi resta più l'energia per fare nient'altro!
EliminaE' un uomo veramente eclettico!
RispondiEliminaAccidenti che bello questo progetto! Ora che ci ha pensato lui (tuo marito) sembra tutto così ovvio, e la cosa interessante è proprio questo. Scommetto che è un appassionato di fisica, impossibile che non lo sia.
RispondiEliminaIl video mi ha ricordato una cosa, una mia abitudine personale: fotografare il cielo. E non è difficile capire il perché: quando vivi a Milano, dove - come amo dire io esagerando un po' - abbiamo solo due tipi di cielo (grigio topo chiaro d'estate e grigio topo scuro d'inverno) e improvvisamente varchi le Alpi ti si aprono scenari di una bellezza indicibile. La maggior parte di queste foto riguardano cieli baltici, bellissimi.
Il brano musicale mi ha invece ricordato qualcosa delle sperimentazioni dei Gentle Giant, un gruppo prog rock dei primi anni '70, poco noto, ma a cui sono molto affezionato.
PS: questo commento è tra quelli più lunghi della media, ergo aumentano le probabilità che venga fagocitato da Blogger :) Tra parentesi... è la seconda volta che inserisco questo commento!
Sono molto contenta che ti piaccia questo progetto (molto meno contenta di sapere che blogger ti fagocita i commenti). E che bella dev'essere la tua collezione di cieli baltici!
EliminaMi ascolterò qualcosa dei Gentle Giant, li ho sentiti nominare ma mai ascoltati. Non è da tutti ascoltare la musica prog rock (così come l'experimental vocalism di Theresa)!
Quando ho sentito il brano della Wong ho pensato: bello, peccato che non c'entri nulla con il video. Errore: stavo ragionando dal punto di vista umano. Immaginandomi invece nei "panni"* di una pianta la cosa ha perfettamente senso.
RispondiEliminaDei Gentle Giant ti metto qui il link del brano Knots, tratto dal loro capolavoro Octopus.
* ecco, potresti suggerire a tuo marito di vestire le piante; non chiedo nemmeno il copyright :)
PS: primo tentativo di inserire questo commento...
Uffa, il TuTubo non me lo fa vedere! Lo cercherò con calma su altri canali.
EliminaSono proprio felice che anche tu abbia avuto il mio stesso pensiero: anch'io all'inizio non vedevo il nesso tra la musica e il video, che poi è diventato chiaro quando mi sono messa nei panni della pianta.
Jonathon e Theresa stanno pensando a un'altra collaborazione, questa volta per il Porn Theater for Plants.