venerdì 22 febbraio 2013

I giorni di malattia retribuiti negli Stati Uniti


Indovinate un po'? Non ci sono.

Come nel caso dei giorni di ferie e del congedo di maternità di cui ho parlato nei due post precedenti, "non ci sono" significa che non sono previsti a livello federale (a parte per gli impiegati governativi, che ne hanno 13 all'anno). La maggior parte degli americani è favorevole a introdurlo, ma per ora lo Healthy Families Act non è ancora passato. Attualmente, il  Family and Medical Leave Act garantisce un congedo non retribuito per malattie gravi.
San Francisco è stata la prima città a introdurre il congedo di malattia retribuito, nel 2007. L'hanno poi seguita Washington D.C. e lo stato del Connecticut.

Trovate molte altre informazioni qui e qui.



Chart courtesy of the Center for Economic Policy Research

18 commenti:

  1. Interessantissimo.
    Una curiosità: negli Stati Uniti esiste la "tredicesima mensilità"? Lo chiedo perché, per esempio, in Estonia non c'è.

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  2. per delle cose stiamo meglio noi, assistenza medica compresa.....per altre invece siamo un paese del terzo mondo....
    baci
    Sandra

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    1. Eh, sì, ma quelle italiane sono troppo facili, le sappiamo tutti!

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  3. Più ti leggo e più gli Stati Uniti mi fanno paura. Se questo per l'Europa è il nuovo che avanza....

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    1. Paura, sì. Qualcuno mi faccia vedere un buon risultato del nuovo che avanza in Europa.

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    2. @ Silvia Pareschi
      1) In Estonia si può votare da casa con un la carta d'identità dotata di microchip
      2) In Bielorussia ancora resiste la pena di morte
      3) A Roma è improvvisamente e definitivamente tramontato il modo di dire "morto un papa se ne fa un altro"
      ;-)

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  4. Uh mamma Silvia! E' il tuo "Indovinate un po'!" che mi spaventa... d'altra parte questa è la cosa che mi stupisce di meno. Promettimi che poi inizierà la serie del "indovinate" al positivo...

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    1. Davvero? Per me invece è stata quella più sorprendente. I figli e le ferie, qualcuno può sempre dirti che sono una tua decisione, ma ammalarti...? E' vero che le assicurazioni non ti assicurano se sei obeso o fumatore, perché se mangi male o fumi e poi ti ammali sono cazzi tuoi, ma mica tutte le malattie uno se le tira addosso, no? E poi, anche se fosse...? Insomma, vabbè, adesso mi segno che ci vuole una serie di "indovinate" al positivo. Anche se di gente che va in giro a raccontare di quant'è figa l'America ce n'è fin troppa, io preferisco far vedere quello che non racconta nessuno.

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    2. Ma no, figurati. Fai bene a raccontarci come vanno le cose. E' che in questo estenuante clima pre-elezioni ho bisogno di un po' di notizie positive almeno da altri fronti.
      Il fatto che non mi ha sorpreso è legato al fatto che conosco una marea di gente che usa la mutua come sistema furbetto per allungarsi il week-end, quindi la vedo come un sistema( assolutamente discutibile) di prevenzione ai soliti furbi.
      Ho escluso senza volerlo la categoria di malati "seri" e mi dispiace. Rivedo il mio pensiero e deduco che chi viene colpito da un male che lo porta lontano diverso tempo dal posto di lavoro ha una doppia disgrazia.

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    3. Ah, il clima pre-elezioni. Non sono mai stata tanto contenta di essere lontana dall'Italia come in questi giorni.
      E' interessante vedere come l'abuso dei diritti da parte dei "banditi" abbia esasperato gli italiani a tal punto che ormai sarebbero pronti a rinunciare a quei diritti anche per sé. Questo però fa solo il gioco di chi quei diritti li vuole abolire, attenzione, e una volta che non ci sono più, non ci sono più per i banditi ma anche per gli onesti!

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    4. E soprattutto, una volta tolti, sono probabilmente tolti per sempre oltre che per tutti.

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  5. I liberi professionisti (come te e, da poco, come me...) non hanno malattie pagate. Ora capisco che significhi il garantismo italiano....

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  6. il regno unito anche non e' messo proprio bene. qui se hai un problema a lungo termine credo ti coprano un mese, almeno da me, poi, bah.

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    1. Sempre a proposito di quello che pensano gli americani della sanità degli altri paesi, l'amica che ha ricevuto il conto di 80.000 dollari per il cesareo d'emergenza (ne parlavo qui) mi diceva che preferisce comunque affrontare questi costi piuttosto che trovarsi in un ospedale britannico: la cognata inglese, a sentire lei, ha partorito in un posto sudicio, con garze insanguinate tutto intorno e non so quanti altri spaventevoli orrori vittoriani.

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  7. La domanda sorge spontanea a questo punto: c'è qualcosa di retribuito e di riconosciuto?
    :-|

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    1. Be', per esempio in genere i pagamenti sono più puntuali. Non sempre, eh, perché anche questo a volte è un mito. Le case editrici per cui lavoro in Italia sono sempre puntualissime, mentre a volte le riviste americane per cui lavora Mr. K pagano in ritardo (è anche vero che per loro "ritardo" significa dopo un mese, per noi in genere dopo tre...).

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  8. Perchè non mi stupice?
    Forse mi sono rassegnata a qualcosa che precedentemente mi ripugnava?
    Non lo so, ma non mi stupisce.
    Ciao Silvia!

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