giovedì 7 febbraio 2013

Laboratorio di traduzione letteraria/2

Comincia il 18 febbraio la seconda edizione del webinar di traduzione letteraria tenuto da me e Federica Aceto. La prima edizione era questa.


Tradurre Letteratura

 

Tradurre Letteratura

 

Laboratorio di traduzione letteraria dall’inglese

II edizione
18 febbraio-21 marzo 2013
CON IL PATROCINIO GRATUITO DI AITI
Tutti i professionisti, tutti i corsi e i laboratori di Langue&Parole formazione sono sempre stati concentrati sull’aspetto più concreto e pratico della traduzione. Ogni nostro sforzo è sempre stato dedicato all’artigianalità del tradurre: come in una bottega. I seminari, la revisione sui testi e gli incontri personalizzati sono la nostra normale pratica di lavoro.  Ora tutto questo è applicato alla parte più creativa: la letteratura. Laboratorio applicativo di traduzione letteraria, con la collaborazione di due esperte traduttrici, Federica Aceto e Silvia Pareschi. Ci avvicineremo a grandi romanzi di autori contemporanei.  Un laboratorio nel senso più vero della parola: un confronto con i testi e con i traduttori, esercizi di traduzione e testimonianze professionali.
Dal 18 febbraio al 21 marzo 2013.
Iscrizioni aperte. Euro 260,00 fino al 4 febbraio, euro 290,00 fino al termine delle iscrizioni. Informazioni 0292888626.
Affronteremo testi di grandi autori ancora inediti in Italia, che usciranno in contemporanea al corso. Il laboratorio è quindi aperto anche a chi lo ha già frequentato nella prima edizione. 
Questo laboratorio vuole essere un esperimento creativo per chi ha voglia di affrontare la letteratura nella sua concretezza. Per chi ha voglia di aggiornarsi con le parole, attraverso le parole.
Struttura del Laboratorio:
Lingua di lavoro: inglese CORSO INTERAMENTE ONLINE/E-LEARNING
Organizzazione: Cinque settimane di laboratorio, cinque romanzi da affrontare, quattro autori da capire, quattro incontri con chi ha lavorato sui testi, due esercitazioni di traduzione.
2 incontri con LANGUE&PAROLE: con noi sono previsti due incontri collettivi. Il primo appuntamento introduttivo agli argomenti e allo scopo del seminario; il secondo sarà invece alla fine del laboratorio come sintesi e conclusione.
4 incontri collettivi: (due con Federica Aceto e due con Silvia Pareschi) di confronto sulla traduzione dei romanzi, con esempi pratici. La storia personale di come si può capire un autore e restituire un testo.
2 laboratori applicativi: degli autori proposti ogni partecipante potrà tradurre due brani (indicati a inizio del laboratorio). Dopo gli incontri collettivi con le due traduttrici, seguirà una revisione personalizzata e un appuntamento di raffronto individuale sull’elaborato (con i revisori di Langue&Parole).
Materiale didattico e insegnanti: ogni partecipante riceverà una breve raccolta di appunti di presentazione degli autori e dei romanzi; una presentazione da parte delle due traduttrici sul loro lavoro e sulla loro esperienza legata ai testi del laboratorio.

FEDERICA ACETO 
MARTIN AMIS, Lionel Asbo;
TAIYE SELASI, Ghana Must Go
 
SILVIA PARESCHI
ZADIE SMITH, NW;
JUNOT DIAZ, La breve favolosa vita di Oscar Wao e This Is How You Lose Her
Federica Aceto: nata a Formia nel 1970, ha studiato Lingue e Letterature Straniere a Napoli, per poi conseguire un MA in Letteratura Anglo-Irlandese a Dublino e un Master in Mediazione Linguistica e Culturale a Roma. Ha vissuto per diversi anni in Irlanda, dove ha lavorato come lettrice presso il dipartimento di italianistica dello University College Dublin. Ha tradotto una quarantina di libri di narrativa. Tra gli autori da lei tradotti: Ali Smith, A.L. Kennedy, Stanley Elkin, J.G. Ballard, Martin Amis e Don DeLillo. Ha anche curato la revisione delle traduzioni in italiano di autori quali David Foster Wallace, Jonathan Franzen e Thomas Pynchon.
Silvia Pareschi: lavora come traduttrice letteraria da dodici anni. Fra gli autori da lei tradotti, oltre a Jonathan Franzen (tra i tanti titoli, citiamo Le correzioni, Einaudi 2002, e Libertà, Einaudi 2011), figurano Cormac McCarthy (Il guardiano del frutteto, Einaudi 2002), Don DeLillo (Cosmopolis, Einaudi 2003), Amy Hempel (Ragioni per vivere. Tutti i racconti, Mondadori 2009), Nathan Englander (Di cosa parliamo quando parliamo di Anne Frank, Einaudi 2012), Junot Díaz, E. L. Doctorow, Denis Johnson, Julie Otsuka, Annie Proulx. Ha appena finito di tradurre NW di Zadie Smith. Vive a metà fra l’Italia e San Francisco, insieme al marito, l’artista e scrittore Jonathon Keats, di cui ha tradotto in italiano una raccolta di racconti, Il libro dell’ignoto. Quando è negli Stati Uniti, oltre a tradurre, insegna italiano agli americani. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, ha seguito il Master in Tecniche della narrazione alla scuola Holden di Torino. Durante un seminario sulla traduzione, è stata notata dalla docente, Anna Nadotti, che l’ha segnalata alla casa editrice Einaudi. È stata quindi “scoperta” da Marisa Caramella, l’editor che le ha affidato la sua prima traduzione in assoluto, Le correzioni di Jonathan Franzen.  Il suo blog è  http://ninehoursofseparation.blogspot.com

9 commenti:

  1. Adoro il genere "laboratorio" per molte discipline, non solo quella letteraria. Il clima da "bottega" è fantastico, è coinvolgente, complice oltre che estremamente proficuo. Io l'ho vissuto, molto più terra terra, nel campo dell'artigianato (dei gioielli) ma è stata una delle più belle esperienze!
    Evviva le botteghe (ma non i bottegai!!)

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    1. :-D Evviva anche internet, che ci permette di fare un laboratorio online!

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  2. Bellissimo, stavo pensando di iscrivermi, per niente spaventata dal prezzo (potere dell'avere un lavoro), quando mi è casualmente caduto l'occhio sulla lingua di lavoro.
    Ah, beh, sì, certo, infatti.
    Mi sembra comunque molto interessante!

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    1. Sono sicura che esiste qualcosa del genere anche per il tedesco.

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  3. Sono davvero affascinata da tutto questo. Ancora una volta non so che dire per essere all'altezza di questi commenti.
    Quindi mi limito a leggere e stupirmi ancora di più.
    Penso che tutto ciò ti renda soddisfatta, hai un grande privilegio o compito da svolgere.
    Te felicito mucho....

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    1. Grazie cara, però più che privilegio o compito direi che ho un mestiere :-)

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    2. Percepisco che questo mestiere ti appassiona.
      ...... e non è poco!

      Ciao Silvia!

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