domenica 25 marzo 2012

I dieci film più belli/1

Raccolgo la sfida giocosa di Andrea Rényi e pubblico la lista dei miei dieci film preferiti. Alcuni si sono lamentati perché dieci libri erano pochi. Be', io ho avuto gravissimi problemi a scegliere dieci film. Tanto che ho deciso di barare, e di pubblicare presto una lista di altri film che mi piangeva il cuore a lasciar fuori da questa.
Sono in maggioranza film americani, ma io sono un'americanista, quindi sono giustificata, no? Eccoli qua, rigorosamente in ordine sparso.


La donna che visse due volte (Vertigo, Alfred Hitchcock, 1958). Per Hitch (un film per rappresentarli tutti), per Kim Novak e Jimmy Stewart, per San Francisco (nella foto: Fort Point. Pare che Hitch, seccato con Novak che si lamentava del suo guardaroba poco glamour, l'abbia costretta a ripetere 25 volte la scena in cui si tuffa nell'oceano).




Amarcord (Federico Fellini, 1973). Fellini, di nuovo una parte per il tutto. Per il Transatlantico Rex. Per Ciccio Ingrassia che grida "Voglio una donna!" Per il nonno che esce di casa, si ritrova immerso nella nebbia e dice: "Ma guarda che roba…non si vede proprio niente… ma dov’è che sono? Certo, se la morte è così non è mica una bella cosa".



Thelma & Louise (Ridley Scott, 1991). Per tutte le volte che ho detto "dai, facciamo come Thelma e Louise" (non prima di buttarmi da un dirupo). Perché ho sempre voluto essere Susan Sarandon. E per la prima apparizione di Brad Pitt.



Manhattan (Woody Allen, 1979). Per la colonna sonora. E per Diane Keaton che dice "I'm from Philadelphia; we believe in god".



Il cielo sopra Berlino (Der Himmel über Berlin, Wim Wenders, 1987). Per Bruno Ganz. E per Peter Falk che si sfrega le mani davanti a una tazza di caffè.








Daunbailò (Down by Law, Jim Jarmusch, 1986). Per New Orleans e le paludi in bianco e nero, fotografate in modo eccezionale. Per la colonna sonora più perfetta che abbia mai sentito. Perché Tom Waits è il mio idolo. Perché John Lurie, oltre a essere un ottimo musicista, era anche molto sexy. Perché Benigni che parla in inglese è una delle cose più memorabili che mi sia mai capitato di vedere. E perché per molto tempo ho usato questo film come test per valutare l'affinità con gli uomini: se non amavano Daunbailò, con me non avevano neppure una chance.




Lolita (Stanley Kubrick, 1962). Per Kubrick (anche qui, una parte per il tutto) e per il sommo Peter Sellers. Di entrambi metterei l'intera cinematografia (escluso Arancia Meccanica, che non riesco a guardare nemmeno se mi legano alla sedia).




 

Chinatown (Roman Polanski, 1974). Per Jack Nicholson. Ma anche per Faye Dunaway e John Huston. E per "Forget it, Jake, it's Chinatown".






La morte corre sul fiume (The Night of the HunterCharles Laughton, 1955). Per Robert Mitchum, per Shelley Winters (che appare due volte in questa lista, anche in Lolita. E adesso che ci penso, ha praticamente lo stesso ruolo in entrambi i film) e Lillian Gish. E per il mio meraviglioso maestro di cinema, Bruno Fornara, che mi ha fatto conoscere questa perla.





Jules e Jim (Jules et JimFrançois Truffaut, 1962). Per Jeanne Moreau.

40 commenti:

  1. Dunque: Jules e Jim mi era piaciuto moltissimo da ragazza ma l'ho rivisto abbastanza di recente e non c'era più feeling.
    La morte corre sul fiume: non mi ricordo nulla, forse non l'ho mai visto, devo rimediare.
    Chinatown era buono, Jack Nicholson bravissimo, ma non è nato nessun legame.
    Lolita: dovrei rivederlo ma invece di sedermi davanti a uno schermo preferisco riprendere il libro in mano che mi incanta sempre e offre nuove scoperte. (Arancia meccanica è uno dei preferiti di mio marito, per amor suo l'ho visto più volte. riconosco la genialità dell'opera ma tutto qui.)
    Dainbailò è strepitoso, ha anche un piccolo legame con l'Ungheria, ma mi ha solo divertito senza coinvolgimenti di altro genere.
    Anche Il cielo sopra Berlino mi piaciuto ma non mi è mai nato il desiderio di rivederlo.
    Ero invece indecisa fra Manhattan e Settembre, un Woody Allen doveva pur stare nell'elenco, e per me si equivalgono.
    Thelma & Louise: l'ho rivisto più volte; me ne sono allontanata perché è diventato un termine abusato. Anche due donne che si bevono un caffè al bar con i mariti a casa si dichiarano la famosa coppia.
    Mi vergogno, Fellini non è proprio il mio regista. Tanto di cappello, riconosco la grandezza della sua arte ma mi respinge, mi ha sempre respinto.
    La donna che visse due volte è magnifico, come quasi tutto di Hitch.

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    1. Bene, almeno con Woody abbiamo sfiorato un film in comune!
      E non preoccuparti per Fellini, io non riesco ad avvicinarmi ad Antonioni...
      Comunque sono buffi questi incroci, mio marito adora Antonioni e il tuo Arancia meccanica.
      Per il resto ho commentato da te :-)

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  2. Ma sai che volevo fare anch'io la rubrica dei miei film preferiti? Però avevo pensato ad una cosa più pallosa, e cioè un post per film. Allora copierò questo format :) Anche se è difficile scegliere...
    Intanto ti sorbisci i miei commenti ad (alcuni dei) tuoi film più belli. Mi spiace, non so resistere alle tentazioni.
    Vertigo: che te lo dico a fare, indovina perché volevo andare a vedere la Mission Dolores. E la scena dell'inseguimento sui tetti? Stupenda.
    Amarcord: adoro, ma di Fellini ne avrei scelto un altro, che mi tocca davvero troppo. Forse già l'ho detto qua e là nei commenti, vabbé, mi ripeterò nel post.
    Manhattan: Why is life worth living?
    Daunbailò: ammazza, la cine-talebana! Poveri omini, però potrei anche concordare perché là c'è troppa roba: Jarmusch ci abituava davvero male.
    Il cielo sopra Berlino: per me resta memorabile "Il tempo guarirà tutto. Ma che succede se..."

    Maestro di cinema? Azz! Ma come? Invidia.
    Presumo che ci sarà una part 2. Attendiamo! E intanto penso ai miei, ma rischia di essere una battaglia ad armi impari. Finirò piegata e travolta dalla bellezza!

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    1. Commenti graditissimi!
      Su Vertigo avrei un segreto da svelarti, ma solo quando ci vedremo di persona. Intanto un indizio: hai presente questo palazzo? Conosco moooolto bene qualcuno che ci abita...

      Quanto al maestro di cinema, che spero legga questo mio post, devo dire che sono stata fortunatissima. Bruno tiene un corso di cinema alla scuola Holden, che frequentai anni fa, ed è veramente un maestro eccezionale, acuto, divertente, lontano dal linguaggio astruso di certa critica cinematografica, che ti sa comunicare una grande passione per il cinema (se poi ce l'hai già, figurati!). Ti consiglio un suo libro, se riesci a trovarlo: "Geografia del cinema", BUR.

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    2. Io sono curiosa, col giochino degli indizi ci vado a nozze! A me sa tanto di Nob Hill quel posto. Fuoco?

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    3. No, è Mason St? No, ci abiti tu? ;)

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    4. No, non ci abito io... però ci sono stata tante volte! ;-)

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    5. I tuoi suoceri? Ehehe. Ok, la smetto.

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    6. Oh yes, lo so...ma tu mi stuzzichi! Te l'avevo detto che sono curiosa e mi piacciono questi giochini :D

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  3. Mi piacciono tanto questi tuoi post! Come te non potrei fermarmi a dieci, e ho apprezzato tantissimo soprattutto l'aneddoto legato a Hitchock. Arancia meccanica l'ho visto a diciassette anni, e mai piu' nella vita. Troppo verosimile.

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    1. Aneddoti legati a Hitchcock ce n'è a bizzeffe, era un tipetto fatto a modo suo, lui.
      Su Arancia Meccanica sono d'accordo. Io già non sopporto i film violenti, se poi sono anche così verosimili è finita.

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  4. Mi correggo: Thelma & Louise... due donne sedute al bar non si dichiarano, ma si proclamano Thelma & Louise.

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    1. No, io almeno lo dicevo quando partivo per un fine settimana con un'amica (sperando sotto sotto di incontrare Brad Pitt).

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    2. Il film non c'era ancora, ma se fosse esistito già avrei dato questo titolo alla mia settimana a New York con un'amica (entrambe sposate ma senza mariti) di 25 anni fa, compreso il pranzo squisito del Thanksgiving a Gay Street, servito con cura particolare da gay dolcissimi.

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  5. Anche io non sono un'amante di arancia meccanica. L'ho visto a 14 anni e mi ci sono voluti altri 14 snni per riguardarlo. Purtroppo l'opinione non è cambiata. La donan che visse due volte è uno di quei film che ho già visto una decina di volte, mi piace sempre moltissimo. E amo anche Manhattan, li altri devo ancora vederli nonostante alcuni li voglia guardare da anni.

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    1. Allora comincia da Daunbailò, che è ambientato in parte a New Orleans!

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    2. L'ho cercato su Netflix ma non lo trovo:( magari ce l'avranno su iTunes, vediamo se per una volta sono fortunata con la ricerca di film

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    3. Un'altra cosa bella di questo film è che non è doppiato (perché se perdi Benigni che parla in inglese hai perso tutto il film), perciò anche gli italiani per una volta lo hanno potuto vedere in versione originale.

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    4. Mi hai fatto tornare in mente una serata molto divertente, a Dublino, durante una rassegna su Jim Jarmush, quando avevo visto Down by law con un gruppo di italiani. C'erano stati vari punti del film in cui noi ridevamo sonorosamente mentre in tutto il resto della sala silenzio assoluto (la cosa si era ripetuta con l'episodio romano di Night on earth).
      Per un bel po' di tempo dopo il film avevamo continuato a citarci alcune frasi del film, che a distanza di anni ricordo ancora, tipo "buzz off to you too" e "if lucs cud kil, ai emme dedde nau".

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    5. E poi ci sono "dere is not enaf rum to suinghe a chet", e "arregge de dog", e "ai chilled a rabbit", e "iu tro boll against mi, ai tro boll against iu"... Lo so a memoria!

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  6. Io ho rivisto la Donna che visse due volte appena qualche settimana fa.
    Partiti dall'Italia mi ero portato dietro un solo cofanetto di Hitchcock! Per le prime due settimane a Parigi abbiamo visto solo film suoi...
    Gran lista hai fatto.
    Io però Casablanca non l'avrei dimenticato!
    :o)
    Aspetto la seconda parte della lista

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    1. Lo so, lo so! :-(
      L'altra sera elencavo i miei dieci a Jonathon e ogni tanto me ne veniva in mente qualcun altro... che sofferenza! Decisamente nella seconda parte ci sarà un film con il mitico Humphrey, ma non so, sono indecisa... Acque del sud (perché prima di voler essere Susan Sarandon, volevo tanto essere Lauren Bacall)? Il falcone maltese?

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    2. Ahhhh!! Cosa mi hai fatto venire in mente!
      Tu che sei una autorevole traduttrice come ti poni in merito alla famosa diatriba sul "falco" Vs. "falcone" maltese?
      Ricordo di aver letto vivaci discussioni sul tema che hanno portato ad una revisione dell'ormai classico titolo italiano nelle nuove ristampe del romanzo.
      Comunque dashiell hammett, john huston, humphrey e peter lorre mi rimettono in pace con la vita. Niente da dire.

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    3. Ah, interessante! Allora, intanto mi sono accorta che il film era noto anche come "Il mistero del falco" (non lo sapevo), e questo già risolverebbe il problema del falcone. Quanto al titolo, mi viene da dire che, così come si fanno nuove traduzioni dei libri, si dovrebbero farle anche dei film, senza più doppiaggi ma con nuovi sottotitoli, così finalmente anche gli italiani potrebbero sentire le voci degli attori. Detto questo, però, sulla diatriba falco/falcone non saprei... il falcone esiste in italiano, è una varietà di falco più grande, quindi non vedo tutto questo scandalo nel lasciarlo nel titolo. Però non ho seguito la diatriba, quindi non conosco le ragioni che hanno portato a cambiarlo.

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  7. non ne ho visto nemmeno uno, é grave?

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    1. :-DDD No, come diceva appunto il mio maestro di cinema, è una gran fortuna, così hai un sacco di bella roba da vedere in futuro!
      Quali sono i tuoi preferiti, allora?

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  8. io avrei difficoltà a fare una lista di 10 film, fossero libri invece.... cmq anche io amo molto la scena della nebbia in Amarcord, e mi hai incuriosito con Daunbaliò, me lo devo cercare. Ho letto nei commenti Arancia Meccanica e dichiaro che volutamente non l'ho mai visto, non sopporto vedere scene violente e soprattutto contro le donne, quindi mi perdo volentieri un capolavoro.

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    1. Hai visto che avevo fatto un post anche sui libri?

      Fai bene a non voler vedere Arancia meccanica! Niente di moralistico, per carità, e io amo appassionatamente tutti gli altri film di Kubrick (che forse, se proprio devo scegliere, è il mio regista preferito in assoluto), ma quello l'ho trovato impossibile da guardare, e se avessi avuto Kubrick davanti gli avrei spaccato il televisore in testa.

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  9. ora mi vado a leggere il post sui libri !! me lo sono perso causa trasloco

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  10. sai che non mi ricordavo assolutamente di Bruno Ganz in Il cielo sopra Berlino?
    Forse lo devo rivedere...

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    1. Oh, sì, Bruno Ganz è uno dei mille tesori di quel film!

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  11. è troppo difficile scegliere.
    ma possibile che nei tuoi primi 10 non ci sia niente degli ultimi 20 anni?
    nella mia lista credo non mancherebbe ad esempio good bye lenin.
    e vi prego, non mi denigrate arancia meccanica, proprio perché più che un film è un pugno nello stomaco e quando il regista viene a casa tua a prenderti a pugni, secondo me, ha fatto centro. un altro del genere è american history x, ma lì bastava anche solo la presenza di edward norton per ferlo entrare in classifica ;)

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    1. Eh, lo so, il mio periodo da cinefila è stato fra l'adolescenza e i vent'anni... comunque un paio di film più recenti li ho messi nella seconda lista, quella "di riserva". Il fatto è che: 1) ci sono materialmente più film in cinquant'anni (anni '50-anni '90) che in venti; 2) un film per arrivare allo status di "preferito" deve passare attraverso svariate visioni (tutti quelli della lista li ho visti più volte, alcuni li so a memoria) e depositarsi stabilmente da qualche parte fra lo stomaco e il cuore, cosa che un film più recente non ha avuto il tempo di fare.

      Quanto ad Arancia Meccanica, il problema è che io quel pugno nello stomaco non avevo proprio voglia di prenderlo!

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  12. Cara Silvia, di sicuro non poteva mancare nella tua lista il nostro "The Night of the Hunter", cioè "La morte corre sul fiume". Grazie per l'aggettivo "meraviglioso" che mi hai regalato come tuo maestro di cinema. Ricambio dicendo che, nelle classifica delle mie allieve più brave, tu stai in cima. Posso aggiungere qualche titolo ai tuoi dieci? Non di film cosiddetti "più importanti" nella storia del cinema, ma di film che io amo particolarmente e che sento più miei: "Narciso nero" di Michael Powell e Emeric Pressburger; "Il sole splende alto" di John Ford; "Le vacanze di Monsieur Hulot" di Jacques Tati (e tutti gli altri film di Tati); "L'intendente Sansho" di Mizoguchi Kenji, ecc. ecc. ecc. Ciao, Bruno.

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  13. Grazie Bruno!!
    Uh, tre su quattro che non ho visto. Tati è già previsto per la prossima lista, perché dieci sono davvero troppo pochi.

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  14. Oddio, ma questa lista è meravigliosa *.* Ed anche molto variegata!
    Mi sento un po' oscena nel riesumare post di due anni fa ed oltre, però ora che ti ho "scoperta" sento l'assoluto bisogno di commentare qualcosina, soprattutto se si parla di cinema :D
    Caspita, ma di Bruno Fornara ho proprio letto e portato ad un esame di cinema della triennale (assieme a Sentieri Selvaggi ed Il Gabinetto del Dottor Caligari; i film a scelta erano tre) la sua folgorante analisi de La Morte Corre sul Fiume edita dalla Lindau. In cima alla mia classifica The Night of the Hunter va a braccetto sicuramente con Casablanca, Notorious, Vertigo, Rear Window, Some Like it Hot e Les Choses de la Vie). Poi meglio non provi neanche io a fare liste, ché non finirei più probabilmente :-D
    Della tua condivido molto! Naturalmente Vertigo e The Night of the Hunter, già citati, ma anche Der Himmel über Berlin, uno dei film più poetici che io abbia mai visto, e Lolita.
    Amarcord lo vidi parecchi anni fa (2007?) e non mi rimase particolarmente impresso, soprattutto per l'idea che mi ero fatta fino ad quel momento sentendone parlare spessissimo ovunque. Sicuramente meriterebbe una nuova visione da parte mia e sicuramente l'avrà!
    Devo assolutamente recuperare Down by Law, Chinatown e Jules et Jim, mentre faccio ammenda sin da subito, ma non riesco a farmi piacere o a farmi ispirare da Woody Allen, anche se penso da sempre che probabilmente potrei vedere Play it Again, Sam, essendo legato al mio adorato Casablanca :-) E magari da lì potrebbe partire tutta un'altra storia e tutto un altro percorso, come mi è successo più volte guardando film dai quali "non mi sarei minimamente aspettata che..." che poi ho finito per venerare ^.^

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    1. Ma se hai portato a un esame il libro di Fornara dovresti proprio andare a sentirlo quando parla di cinema! A volte tiene dei cineforum (spero che tenga ancora quello, amatissimo, nella sua Omegna) e vale proprio la pena di andarlo a sentire. Mi ha insegnato tantissimo, è un maestro fantastico.

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