giovedì 10 maggio 2012

Obama e il matrimonio gay


"At a certain point, I’ve just concluded that for me personally it is important for me to go ahead and affirm that I think same-sex couples should be able to get married". 


 

Non si tratta solo del diritto di sposarsi. Si tratta in particolare di tutti gli altri diritti di cui godono le coppie sposate (io personalmente lascerei il matrimonio fuori dalla questione, consentirei le unioni civili ed estenderei i diritti a queste ultime. Ma per fortuna non sono Obama). Io, per esempio, dopo il matrimonio ho ottenuto la Green Card in quattro mesi. Se fossi stata gay non l'avrei ottenuta mai. 
Alcuni a sinistra si sono lamentati perché Obama ha espresso solo "un'opinione personale". Be', non poteva fare altro. Ma è già un grande passo avanti. Finora gli stati che ammettevano il matrimonio gay lo facevano contro il governo federale (vedi il Defense of Marriage Act, una legge del 1996 firmata da Bill Clinton). Ora il governo federale, nella persona del Presidente, ha espresso il suo sostegno. 
Naturalmente si tratta anche di un'ottima mossa elettorale. Obama non perderà voti dopo questa dichiarazione, perché chi era contrario non lo votava neanche prima. E spera di (ri)guadagnare i voti della sinistra delusa dalla sua politica. Speriamo che ci riesca. 
Qui sotto trovate il link a un'interessante mappa interattiva pubblicata dal Guardian, che mostra, stato per stato, la situazione dei diritti delle coppie gay negli Stati Uniti, dalla scuola al matrimonio.
 

 Gay rights in the United States


Gay rights by type

30 commenti:

  1. Gulp, ce n'è di strada da fare, aldilà del matrimonio...che onestamente tra i diritti elencati nella mappa non mi pare quello più "urgente".

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    1. Per esempio a me sembra urgente che un mio amico gay possa tornare a vivere a New York dove ha sempre vissuto, invece di essere costretto a vivere in Canada perché suo marito, cittadino canadese, non può ottenere la Green Card "matrimoniale" solo perché la loro è una coppia gay.

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  2. Non sono d'accordo, Silvia. Secondo me, a questo punto, l'obbiettivo è proprio l'accesso al matrimonio. In molti Stati, le coppie omosessuali godono già di diritti esattamente uguali a quelli che scaturiscono dal matrimonio (diritti ereditari, a decisioni di fine-vita per il partner, all'adozione, etc.). Ma manca ancora qualcosa: il riconoscimento sociale che si ottiene solo con il matrimonio. E l'esclusione delle coppie omosessuali da questo istituto (in forma civile, non religiosa) non è basata su alcuna motivazione razionale, semplicemente su discriminazione.
    Vero, il matrimonio tramandatoci dalla tradizione religiosa è un istituto ad impronta eterosessuale. Ma come ha sottolineato la Corte costituzionale del Sud Africa nella decisione che ha ammesso il same-sex marriage, "the antiquity of a prejudice is no reason for its survival"
    Detto questo, forza Obama! ;)

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    1. Ci ho pensato molto, Gianluca. Quello che tu dici sui diritti vale solo per certi stati, non per tutti, e non a livello federale (per questo facevo l'esempio della Green Card). Io non appartengo ad alcuna religione e pertanto non attribuisco personalmente alcun valore al matrimonio come istituzione religiosa. E sono anche un po' anarchica, e non capisco perché posso ottenere determinati diritti solo sposandomi. Se avessi dovuto regolarmi solo secondo i miei principi e non avessi avuto bisogno di ottenere il riconoscimento di un diritto, avrei felicemente continuato a convivere senza sposarmi. Per questo parlavo di unioni civili, o di fatto, perché mi sembrano aprire ulteriormente le prospettive rispetto all'idea di "matrimonio". Ma la mia è un'opinione del tutto personale, e immagino che l'idea di estendere a tutti i diritti concessi dal matrimonio civile sia quella che ha più possibilità di raccogliere consensi.

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    2. Concordo con te, su questo. E' vero, non è giusto che il riconoscimento dei diritti sia collegato necessariamente al matrimonio ed è importante che anche altre forme di unioni siano riconosciute nell'ordinamento, per coloro che non vogliono sposarsi. Sai che è una prospettiva interessante? Sto scrivendo un libro con una collega portoghese proprio sul same-sex marriage a livello comparato, e questo è uno spunto prezioso. Se ti va, prima di mandarlo in stampa te lo farò leggere (si parla di autunno, comunque). Grazie!

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    3. Mi farebbe molto piacere sapere la tua opinione.

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    4. Ah, che interessante, grazie! Ne ricaverete anche articoli?

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    5. Sì, sicuramente. Uno, in particolare, sto finendo di scriverlo adesso (scadenza martedì) ed è basato su tre seminari che ho tenuto all'università di Firenze nel 2011. Confluirà in un volume collettaneo in lingua inglese su mutilazioni genitali femminili e same-sex marriage pubblicato da Wolters Kluwer-Italia/Utet.

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    6. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi, anche se è alquanto didascalico. Te lo invio entro la fine della prossima settimana. ;) Grazie mille per l'interesse!

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    7. Didascalico va bene, vuol dire che posso capirlo anch'io che non sono una giurista. Grazie!

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    8. Gianluca, e' quello di cui mi parlavi? Magari dovresti aprire un blog anche tu e farci un post! :)

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    9. Ciao Davida! Sì, è proprio quello di cui ti avevo parlato. L'idea di aprire un Blog mi solletica da tempo, sai? Ho deciso di farlo, ma non adesso, voglio attendere due eventi risolutivi che accadranno nelle prossime settimane. Poi si parte. ;) Spero mi seguirai!

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    10. Evviva! In bocca al lupo per gli eventi risolutivi, e aspettiamo il nuovo blog!

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    11. Vedrai che andra' tutto liscio come l'olio!Aspettiamo il tuo blog!

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  3. Gia', grande mossa. Vivo qui da troppo poco tempo per avere un'idea piu' precisa, ma direi che non e' mai troppo tardi per la conquista dei diritti civili; lasciare l'iniziativa ai singoli stati e' davvero poca cosa.
    Peccato che l'immagine non si veda al completo :(

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    1. Devi cliccare sulla frase con il link!

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    2. Grazie :/ ma che differenza abissale tra nordest e sudest!! Pazzesco!!

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  4. l'avevo letta questa notizia, mossa politica o no, a me sembra una grande cosa il riconoscimento di diritti che per me sono fondamentali. Poi questo dei diritti alle copie gay è un argomento a cui tengo tanto perchè davvero non concepisco perchè qualcuno, solo perchè etero, debba pensare di avere più diritti di due persone che si amano allo steso modo!

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    1. Grazie Laura, la penso nello stesso modo. La mossa politica è arrivata perché i tempi sono finalmente maturi e molte persone la pensano come te!

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  5. Ogni presidnete ha avuto i suoi problemi durante il mandato, ma a me, quest'uomo, piace sempre. Se il mio processo di cittadinanza andrà a buon fine, spero di avere l'onore di potergli dare il mio voto.

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    1. In bocca al lupo, Spicy, una ragione in più per augurartelo! :-)

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  6. Interessante quella mappa interattiva!
    uno sa già cosa aspettarsi, se va a vivere nel Montana.
    A parte montagne praterie cavalli selvaggi

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    1. Non sono molti i posti dove vivrei negli Usa, a parte la California. E poi in Montana fa anche un freddo becco.

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  7. Secondo l'importante è che uomini del calibro di Obama facciano dei passi avanti in questo senso, che poi i fini siano politici o meno poco conta! Quella è una questione di morale delle persone in causa, ma intanto gioiamo per questo piccolo traguardo :)

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  8. Great minds think alike...non dicono cosi, Silvia? ;)

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  9. Concordo con te sull'essere anarchica.
    Ma perché certi diritti li dà solo il matrimonio (omo o etero)?
    Perché, per esempio, per vivere in America mi devo sposare un americano? Vabbè...sto andando fuori tema.
    Ciò detto, Obama è un grande! Lunga vita a Obama (presidenziale e non)!

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    1. Grazie Titti! Ne parlavo ancora ieri sera con Jonathon. Quando in Italia si era parlato dei Dico (o erano i Pacs?) era venuta fuori l'idea che per esempio due amici anziani potessero voler convivere e offirsi reciproco sostegno, senza per questo doversi sposare. Sono senz'altro d'accordo sull'offrire ai gay la possibilità di sposarsi, ma non mi sembra sufficiente. Non vedo perché l'acquisizione di determinati diritti debba essere subordinata al matrimonio.

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