Oggi sono su Cineforum (con Fruitvale Station)
L'estate scorsa vi ho parlato di Fruitvale Station, un film che mi aveva molto colpita.
Oggi, in occasione dell'uscita del film in Italia - con il titolo Prossima fermata: Fruitvale Station - ho scritto un breve pezzo per Cineforum.it in cui racconto come se la cava (male) la minoranza nera di San Francisco. Lo trovate QUI.
QUI invece trovate un bell'articolo sul film.
Ciao Silvia.
RispondiEliminaHo appena terminato di rileggere Il buio oltre la siepe e vedo che non è cambiato molto...purtroppo!
Bellissimo libro. E molte cose sono cambiate, sì, in superficie.
Elimina"E così oggi nella città più liberal d’America è normale non avere amici e colleghi neri, è normale essere abituati a vedere i neri solo come squilibrati che urlano per la strada o danno fastidio sull’autobus". Io faccio davvero fatica a crederci, se non l'avessi scritto tu probabilmente non lo farei. Che situazione brutta ("brutta" l'ho scritto per non cadere nel volgare...). Andrò sicuramente a vedere il film.
RispondiEliminaIl film è bello, per niente retorico e proprio per questo molto forte. Se vai, preparati a un pugno nello stomaco.
EliminaSpero di riuscire a vederlo da qualche parte. Mi fa ripensare a una conversazione con un ragazzo statunitense, anni fa. Parte la canzone "Talkin' Bout a Revolution" di Tracy Chapman. Lui non la conosceva e alla fine mi dice: "Vanno proprio così le cose. Sembra che l'abbia scritta l'altro ieri... Ma di che anno è?" "Del 1988."
RispondiEliminaYes we can, un cavolo. A me sembra che se sei nero e povero, sia cambiato ben poco. Bell'articolo, Silvia. Molto interessante l'evoluzione del quartiere di Filmore, finirà così anche Harlem?
Oh, sì, certo, Harlem si sta gentrificando a ritmo vertiginoso.
EliminaIl film lo troverai senz'altro: sei a Torino, mica in Lombrosia!
Non conoscevo questa realtà che esce dal tuo pezzo... ancora più preziosa la visione del film allora (spero passi dalle mie parti ...).
RispondiEliminaTe lo consiglio senz'altro.
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