venerdì 10 febbraio 2012

Ma qui nessuno conosce De André

Con i miei studenti parliamo spesso di musica italiana, e ormai mi sono fatta una discreta idea di cosa conoscono e apprezzano. C'era la fanatica di Eros Ramazzotti, per esempio. Tutti conoscono Pavarotti, naturalmente, ma anche Andrea Bocelli. E poi Laura Pausini, e un po' di Jovanotti. Molti conoscono Paolo Conte e qualcuno anche Mina. Ma nessuno, nessuno conosce De Andrè. Forse perché, come scrisse Michele Serra "La ballata di Fabrizio": "Detestava la sala d'incisione e ancora più i concerti, ai quali si sottoponeva come a un'interrogazione scolastica sgradita, e solo dopo essersi circondato di musicisti d'eccellenza, come per condividere una pena con amici fidati."   


E allora, per cominciare, ecco Il sogno di Maria.


13 commenti:

  1. Hey! "La buona novella" è uno dei miei album preferiti in assoluto.
    E la versione live del 1998 è eccezionale (adoro "L'infanzia di Maria").
    De André non è conosciuto neanche qua, né in Spagna, e temo che purtroppo esca troppo poco fuori dall'Italia. Io quando posso cerco di diffondere il verbo, anche in Italia (e ho anche avuto qualche riscontro) :)
    Pensa che con mrT ci stavamo anche cimentando scherzosamente nel tradurre qualche sua canzone in portoghese (maccheronicamente, solo per sentire come suonava, e ci siamo divertiti).

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  2. Ah, e magari i tuoi studenti troverebbero interessante la sua interpretazione di E.L.Masters, autore che potrebbero conoscere...

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    1. Ottima idea! Questa la riservo per gli studenti più intellettuali...

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  3. ciao silvia inizia anche da qui.

    http://www.fondazionedeandre.it/la_fondazione/universita_di_siena/

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  4. Il signor de andrè era mio conterraneo, l'idea è buona e nobile, ma non so quanto potranno veramente capire e quindi apprezzare. Facci sapere come va a divulgazione del verbo :)

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    1. Ho già fatto la prima proselita, credo. Con Bocca di Rosa. Però è brasiliana, non so se conta.

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    2. mmm... Secondo me con i latini è più facile, ma so che tu non demorderai, vediamo come va :)

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    3. Il fatto è che qui adorano tutto ciò che è italiano, quindi in teoria non dovrebbe essere difficile. Certo, la brasiliana è facilitata perché capisce meglio le parole - e poi sa benissimo l'italiano - però secondo me non dipende da una presunta estraneità di De André rispetto alla cultura anglosassone, ma solo dal fatto che era un pigrone e non gliene fregava niente di farsi conoscere all'estero.

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  5. anche in america latina è sconosciuto, e a mio marito non piace per nulla, e non so, credo sia perchè cmq la bellezza di de andrè è la sua poesia cantata con quella voce, e se non capisci bene l'italiano o ti fanno una traduzione non all'altezza del poeta (come devo aver fatto io), può non sembrare nulla di eccezionale. Io invece lo amo moltissimo De Andrè

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    1. Non darti per vinta! Prova con gli ultimi dischi e magari concentrati di più sulla musica e sugli arrangiamenti...

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  6. Ah, io sono cresciuta a 'pane e de André'! Persino a scuola, L'antologia di Spoon River era uno dei testi d'inglese (probabilmente anche il prof. era un fan). Difficile il discorso della traduzione e diffusione... Penso che l'unica sia proporlo agli studenti della nostra lingua, come poeta e cantautore italiano. In fondo, le rime e la musica facilitano la memorizzazione e anche il piacere di imparare.

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    1. Ciao Rose, no, non mi sogno neanche di tradurlo! Intendo solo martellare gli studenti finché non lo conosceranno tutti.

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