mercoledì 19 dicembre 2012

Ancora sulle armi negli Usa: gli zainetti antiproiettile e la rivincita di Dianne Feinstein

Da Mother Jones.  La ditta dal fantastico nome Amendment II vende tre modelli di zainetto antiproiettile. Il modello "Disney Princess" costa $300 più spese di spedizione. Dopo il massacro di Newtown, le vendite sono triplicate.

La BulletBlocker, invece, vende il delizioso "My Child's Pack" a soli $224.99.

 

Nell'articolo che vi segnalo troverete altri esempi di prodotti simili. "No more victims of school shootings!" promette la pubblicità di questo zaino.

Se poi volete un livello più alto di protezione, potete acquistare un pratico giubbotto antiproiettile per bambini in diversi colori a scelta, in vendita a soli $499 da Amendment II. Questo prodotto, però, "non è consigliato per l'uso quotidiano a scuola. Serve più che altro per quando portate i vostri piccoli al poligono di tiro, oppure a caccia con voi".




Per fortuna ieri sera ho visto una notizia che mi ha ridato un po' di speranza. La senatrice di cui si parla nel video, Dianne Feinstein, è un personaggio importantissimo nella recente storia della California. Forse alcuni di voi la ricorderanno dal film Milk: nel 1978 fu colei che per prima sentì gli spari e accorse nella stanza dove Dan White aveva appena ucciso Harvey Milk e il sindaco Moscone, e fu lei a dare l'annuncio dell'omicidio. Subentrò poi a Moscone come sindaco di San Francisco (unica donna sindaco finora), e venne poi rieletta nel 1979 e 1983. Tra gli altri fatti interessanti che la riguardano: favorevole al controllo delle armi, nel 1984 propose e vinse un referendum che vietava il possesso di pistole nella città di San Francisco. Negli anni '90 fu coautrice del bando sulle armi d'assalto, introdotto da Clinton nel '94 e non rinnovato da G. W. Bush nel 2004 (quello che oggi si sta pensando di reintrodurre). Negli anni '70 però, trovandosi nel mirino di un gruppo terrorista, Feinstein aveva chiesto e ottenuto il permesso di portare un'arma nascosta, e per alcuni anni fu l'unica persona in tutta la città a godere di questo "privilegio". Oggi non gira più armata. Strenua ecologista, favorevole a limitare lo strapotere delle assicurazioni sanitarie, sostenitrice dei matrimoni gay, sostenitrice della pena di morte.


29 commenti:

  1. Direi che mi basta per farmi piacere questa donna, ce ne fossero di più! mi vien da aggiungere.
    Guardo a distanza. Non so quando torneremo in USA, meglio non pensare a tutti i rischi potenziali se no passa la voglia, un pazzo qualsiasi potrebbe avere un "cinque minuti" e fare la strage anche nella deliziosa cittadina che in genere ci ospita e sembra il set di Pleasentville.
    E quegli zainetti mi danno davvero ansia.

    ps e OT: sì, in certe zone la macchina serve, ma meritano. Affittarla in loco? :) ciao!

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    1. Eh, le cittadine che sembrano il set di Pleasantville per me sono le più scary. Hai presente Lynch?
      Quanto alla macchina, per ora ce la caviamo scroccandola ai suoceri, e in più adesso una mia amica ha fatto la patente e comprato la macchina e mi ha promesso grandi gite alle terme (che mio marito inspiegabilmente odia)!

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    2. P A U R A!!!

      Macchina: alludevo alla Liguria e ai tuoi post genovesi, potresti andare in treno ad Imperia, p.e., e poi affittare un'auto o un motorino in loco per girare :) e per le terme in Europa allora non dovete perdervi quelle Svizzere famosissime... uff non ricordo il nome, ma ne ho un bellissimo ricordo: percorso molto intimo e rigenerante.

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    3. Ah, vedi, non avevo capito niente! Qui in Italia la macchina ce l'ho, però entrambi odiamo guidare. Ci sono solo alcune strade che faccio senza problemi, tipo quella da qui alle Langhe (facile e dritta) o ai posti di montagna (e termali) più vicini. Forse ce la farei anche con la Liguria, ma la cosa migliore sarebbe trovare qualche amico/a amante della guida e disposto ad accompagnarci.

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  2. Grazie per gli aggiornamenti, Silvia. E per la nota di speranza, forse qualcosa si sta finalmente muovendo. Non ho mai compreso come gli americani si possano sentire sicuri grazie alle armi. Una società che si riduce a mandare a scuola i propri figli in quel modo DEVE accorgersi che è profondamente malata. Ma è la cultura della violenza che andrebbe sradicata: i videogiochi, le immagini televisive di un certo tipo che passano ormai inosservate, la volontà di risolvere i conflitti andando a bombardare per lo più le popolazioni civili, l'industria bellica e il settore militare che non vengono mai toccati dalle "spending review" dei governi. Qui in Italia, negli anni Novanta, la società civile riuscì con una grande mobilitazione a far vietare per legge la produzione e la vendita delle mine antiuomo. Spero che si torni ad avere quel tipo di coinvolgimento e determinazione. Ormai confido solo in un risveglio popolare.

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    1. Sì, lo sentivo alla radio proprio l'altro giorno, come l'Italia, in passato grande produttrice di mine antiuomo, ne abbia definitivamente bandito la produzione e la vendita. Mi sono sentita proprio orgogliosa!
      Sulla cultura della violenza, cosa ti posso dire... ti riporto quello che ha scritto su fb un tizio che vive a SF: "il problema sono diventate le armi, adesso. in giro ce ne sono troppe. dicono. e manco si accorgono di vivere in una società dove il livello di violenza è talmente accettato che quando al fondatore di YouTube hanno chiesto 'differenze negli YT del mondo?' quello ha risposto che il vecchio continente bolla come violento quasi tutto quello che viene dal sito USA. e basta guardare le locandine dei tre film in programma al cinema dietro casa, a san francisco che, come dire, non è una città col coltello tra i denti. è la sagra degli armaioli. e nessuno ci fa caso. che questa poi è la cosa peggiore alla fine."
      [I tre film erano: Lo Hobbit, Django e l'ultimo 007]

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  3. Se va avanti così, mi pare che per avere 'no more victims of school shootings' l'unica soluzione, negli Stati Uniti d'America, sarà quella di non mandare più i propri figli a scuola.

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    1. Infatti, ho già sentito parecchi dire che se avessero dei figli in età scolare li farebbero studiare a casa. Il mondo fuori è un posto proprio brutto per loro, poveretti.

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  4. e la chiusa : sostenitrice della pena di morte è proprio una ciliegina sulla torta. Non capisco mai la loro deriva nel ragionare, anche delle persone che apparentemente sembrano avere una propria idea di quelle che dovrebbero essere le basi di una società più sana

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    1. Grazie Amanda, mi fa piacere che tu l'abbia notato. Mentre facevo un po' di ricerche sulla senatrice Feinstein (di lei sapevo solo la storia dell'omicidio Milk-Moscone e del permesso di portare armi nascoste) pensavo "ah, guarda, che bella progressista, certo, sì, ricca sfondata e con le mani un po' troppo in pasta, però guarda che belle idee, bando alle armi, ecologista, pro matrimoni gay, ah, quanto mi piac... oh, no. Favorevole alla pena di morte. Ma vaff..., senatrice Feinstein".

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    2. :-O ritiro cosa ho scritto su: non avevo letto "sostenitrice della oena di morte", stona talmente con tutto il resto che sembra incredibile.

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    3. Non mi sorprende che ti sia sfuggito, proprio perché così inverosimile. Anch'io ho ricontrollato più volte, per essere sicura di non aver sbagliato. E' così, quando credi di aver forse capito qualcosa di quel paese, ecco che di nuovo riesce a sorprenderti. Preferisco le sorprese positive, ovviamente.

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  5. Cavoli, quello che leggo qui mi fa proprio riconsiderare l'idea dell'America come "land of hope and dreams".
    E pensare che mio marito mi spinge: "trovati un lavoro in America, mi faresti l'uomo più felice del mondo" !!!!!! (non c'è un emoticon per esprimere "ma tu sei matto!"?)

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    1. Ehm, mi spiace, io ultimamente non faccio una gran pubblicità alla "land of hope and dreams"...

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  6. Gli effetti del totalitarismo capitalista. Impressionante!

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    1. Adesso i signori della ditta Amendment II hanno messo un disclaimer e annunciato che devolveranno il 10% dei loro guadagni alle famiglie delle vittime della sparatoria in Connecticut. Perché con i soldi si risolve tutto.

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  7. Non ho mai vissuto negli Stati Uniti e faccio fatica a concepire questa loro cultura delle armi, ma sono proprio i dettagli come quelli che stai evidenziando tu che ci fanno veramente capire quanto sia presente nel quotidiano, che trovo davvero sconvolgente.
    Aggiungo un particolare che ho visto ieri e che nella sua banalità mi ha veramente scioccata. Ho dato un'occhiata a un paio dei dieci video più visti su YouTube nel 2012; tra questi ce n'era uno di un padre che ha preso a pistolettate il computer della figlia che mi ha fatto guardare anche un breve video sulla notizia data da un network americano: credo che le facce e il tono della voce, tra il divertito e l'ammirato ("too good not to show you"), come se usare un'arma in un contesto familiare sia la cosa più comune del mondo, siano molto eloquenti: Dad shoots computer over Facebook post.

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    1. Sì, i video più visti su YouTtube sono spesso assai deprimenti. Questo mi aveva depressa a suo tempo. La cosa più agghiacciante è proprio questo consenso diffuso, questa percezione che le armi rientrino semplicemente nella quotidianità delle persone. Io continuo a vivere nel mio limbo protetto, fra artisti, scrittori e progressisti delle due coste, ma ormai mi sono convinta di quello che tutti i miei amici americani mi hanno sempre detto: "Guarda che la vera America non è quella che conosci tu."

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  8. Mamma mi: la storia dello zainetto antiproiettile è davvro impressionante. La banalità del male: hello Kitty e l'armatura. Sono quei dettagli che contano più di mille discorsi. Beato il paese che non ha bisogno di zanetti antiproiettile!

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    1. Queste foto dovrebbero bastare a far cambiare idea anche a Rambo. Oltre al paese che non ha bisogno di zainetti antiproiettile, beato anche il paese che ha sterilizzato la madre dei cretini.

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  9. Mi piace, perchè c'è sempre qualcuno che si ingegna a far soldi sulla paura della gente. Sparano nelle scuole? No problem, ti vendo gli zainetti antiproiettile. Agghiacciante! :-(

    Ho notato nel vido la storia del fondo pensioni che ha minacciato di sospendere i finanziamenti alla fabbrica d'armi... Te l'avevo detto che le assicurazioni ci avrebbero messo lo zampino, quando gli sarebbe convenuto. Bah!

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    1. E intanto i produttori di armi hanno avuto un boom nelle vendite, perché un sacco di gente è corsa a farsi la scorta di fucili automatici prima che arrivi qualche legge liberticida a bandirli.

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  10. Io amo gli americani (certi non tutti), pero' una cosa che mi fa perdere le staffe e questa tendenza a curare il sintomo e non eliminare il male. Sparano nelle scuole? Semplice, facciamo gli zainetti o i giubbotti antiproiettile. Vietare le armi no?
    Che poi non so se tu abbia mai usato un giubbotto antiproiettile, ma sono davvero pesanti, non ce lo vedrei un bambino a trasportare tutto quel peso, fanno tante storie solo per gli zainetti pesanti!

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    1. In effetti il bimbo con il giubbotto antiproiettile non ha proprio un'aria contentissima.

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  11. sgomenta. e ora ogni volta che lascio mia figlia all'asilo mi sale l'angoscia e mi guardo sempre intorno e quando vado a riprenderla mi sento sollevata perche' la ritrovo come l'avevo lasciata. Vivo male. Passera' perche' il tempo mi fara' dimenticare l'orrore di quanto accaduto, ma sono sempre piu' convinta che la societa' americana e' malata. Stanno messi malissimo.

    valeriascrive

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  12. un mio amico, americano e repubblicano, mi ha detto che dall'elezione di Obama l'acquisto di armi e' aumentato del 480% e che negli USA ci sono 290 milioni di armi. Ci sono piu' armi che persone.

    E in piu' questo mio amico dice di voler avere armi perche' un giorno dovra', ne e' sicuro, difendersi salla guerra civile che scoppiera' negli USA. E si e' offerto di difendere me e i miei familiari. E lui mica e' il solo a pensarla cosi', ad avere paura, ad essere aggressivi per paura. A me fanno veramente paura.

    valescrive

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  13. Ho poco da aggiungere alle parole di valescrive. Fanno paura anche a me.

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  14. oltre a tutto questo che fa veramente paura (ciò che scrive valescrive me lo conferma un'amica made USA) , mi terrorizza la sola idea che per mandare un bambino a scuola si debba solo pensare di fargli indossare un giubbetto/zaino antiproiettile.
    invece di pensare a questo non sarebbe più naturale pensare a come eliminare il problema?
    ma forse nella nazione MeMySelfAndI, cresciuta a gallette e guerre in tutto il mondo, è una mentalità del tutto impossibile anche soltanto da ipotizzare?

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    1. Ho appena condiviso una frase molto carina su fb (attribuita a un tale Jef Johnson, con una effe sola, che non ho ben capito chi sia): "I suggest putting a teacher in every gun store". Questo magari aiuterebbe a eliminare il problema :-)

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