lunedì 17 dicembre 2012

Quote of the day: Henry Miller

Henry Miller. Big Sur, California, 1947. Foto: Henri Cartier Bresson

L’America è meglio tenerla così, sempre sullo sfondo, una specie di cartolina postale a cui guardare nei momenti di debolezza. Così, tu immagini che sia sempre là ad attenderti, immutata, intatta, un grande spazio aperto patriottico con vacche, pecore e uomini dal cuore buono, pronti a fottersi tutto quello che vedono, uomo donna o bestia. Non esiste l’America. È un nome che si dà a un’idea astratta.
Henry Miller, Tropico del Cancro
Traduzione di Luciano Bianciardi

18 commenti:

  1. Citazione straordinaria di un grande Henry Miller, tradotto da quel geniaccio di Bianciardi: la settimana comincia davvero bene.

    Non fosse che quel diavolo d'un blogger ha deciso di cambiare- almeno sull'Ipad- tutte le visualizzazioni dei nostri blog. Ma, pazienza! Almeno il contenuto è rimasto lo stesso

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    1. Bianciardi è un mito!
      Ah, ho visto in giro che c'erano dei blog stranamente mutati... chissà cosa combinano questi dell'i-coso.

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  2. comincio a dubitare che esista veramente qualcosa a cui si possa dare un nome e che non sia un'idea astratta. Comunque questo brano è molto bello

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    1. Hai ragione, è una questione di limiti del linguaggio, e in questo caso di limiti del mito, limiti del sogno, limiti del desiderio... e l'America affascina perché sembra illimitata. Il suo cielo, in certi posti, lo è davvero. Tutto il resto è più limitato della mente di un razzista.

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  3. Non sapevo che Bianciardi fosse anche traduttore.
    Che bello questo brano, ed anche il libro. Lo lessi tempo fa però, vorrei rispolverarlo un dì.
    Sono stata nella libreria dedicata a Miller nel Big Sur, che bel posto (dentro e fuori, e c'è anche il caffè gratis).
    L'ho invidiato comunque, e non solo lui, ma tutti quelli che hanno vissuto laggiù.

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    1. Sì, era un traduttore magnifico. In "La vita agra" parla proprio di questo, della vita agra (o grama che dir si voglia) di chi fa questo mestiere. Poco è cambiato da allora, e ricordo che lessi quel libro proprio quando stavo cominciando a tradurre e pensai "forse sono ancora in tempo per cambiare idea". Lettura consigliatissima a tutti gli aspiranti traduttori.
      Quanto a Big Sur, sì, è un posto di una bellezza mozzafiato. Pensa che abbiamo ancora in pendenza un regalo di nozze (oltre al viaggio di nozze) di una coppia di amici che ci ha promesso di pagarci una notte in un posto fichissimo a BS. Quando stavamo per partire è crollata la strada e abbiamo dovuto rimandare, e da allora non siamo più riusciti ad andarci. Secondo me il regalo è scaduto :-(

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  4. Big Sur, meraviglia! Una giornata passata a bocca aperta.
    E rabbrividendo causa felpa lasciata nel bagagliaio, come ogni turista quagliotto che si avvicina al Pacifico per la prima volta.

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    1. La vendita di felpe e maglioni ai turisti è una delle industrie più fiorenti di San Francisco!

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    2. Sì, mi ricordo che lo dicevi!
      Stranamente a me è capitato nella zona di Big Sur e non a San Francisco: ci abbiamo passato tre giorni ventosi ma molto molto soleggiati e piacevoli (era l'inizio di agosto). Strano, da quanto ti sento scrivere!

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    3. Siete stati fortunati! Big Sur e SF hanno più o meno lo stesso clima.

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  5. Sostituisci America, elimina la parola patriottico ed e' una frase che descrive la maggior parte dei paesi in cui ho vissuto.

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    1. Esclusa l'Italia, dove al posto di "un grande spazio aperto" si dovrebbe scrivere "un angusto spazio cementificato".

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  6. ..onorato nell'averti fatto rispolverare e riprendere il buon bianciardi, giusto?

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    1. E' stato tutto un concorso di cose... in realtà questo post ce l'avevo pronto da tempo e aspettavo solo il momento giusto per pubblicarlo. Ma grazie per il video di Guzzanti che hai postato da te, me lo sono guardata proprio con gusto!

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  7. Altri prima di me hanno già detto tutto a proposito di Miller, di questa citazione e di Bianciardi; posso solo dire che ho letto tutto con molto piacere.

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    1. Già, in effetti come dice Enrico qui sopra, mi è anche venuta voglia di rileggere La vita agra. Un attacco di masochismo?

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  8. Quella vita agra mi attira, non per masochismo, ma per sadismo! Ah!ah!
    Scherzo, ovviamente. Io sono sempre dalla parte dei traduttori.
    Henry Miller lo si leggeva quasi di nascosto, ai miei tempi.

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